Deturpata a Parigi statua di Jean-Baptiste Colbert. Sul piedistallo scritta: "Negrofobia di Stato"
Deturpata e ripulita, nel giorno del suo onomastico, la statua di Jean-Baptiste Colbert: autore del codice Noir, che fissava le condizioni di schiavitù nelle colonie francesi. Anche lui, dopo Voltaire e Hubert Lyautey, è finito nella rete di protesta scatenata dalla morte dell'afroamericano George Floyd
Statue e ancora statue nel mirino della protesta partita dagli Usa in seguito all'uccisione di George Floyd, durante un fermo di polizia nel Minnesota, e accolta nel resto del mondo. A Parigi, dopo Voltaire e Hubert Lyautey è toccato a Jean-Baptiste Colbert - autore di un decreto legale che definiva e fissava le condizioni di schiavitù nelle colonie francesi - finire vandalizzato per i suoi trascorsi nell'era coloniale. Deturpata con vernice rossa la statua, situata all'esterno della sede dell'Assemblea nazionale, è stata prontamente ripulita.
Sul piedistallo la scritta "Negrofobia di Stato": riportano le fonti che citano la polizia. C'è un sospettato, fermato dagli agenti. Sull'onda delle proteste globali dopo l'uccisione di Floyd da parte di un agente di polizia bianco a Minneapolis lo scorso 25 maggio, alcuni attivisti in Francia hanno intensificato le iniziative per mettere in evidenza il passato coloniale e il commercio di schiavi del Paese transalpino. Colbert, il controllore generale delle finanze di Luigi XIV, è noto soprattutto per la sua dottrina dell'intervento statale nell'economia. Ma ha anche redatto il codice Noir, o codice nero, per definire le condizioni di schiavitù nelle colonie francesi.
La Francia abolì definitivamente la schiavitù nel 1848, ma prima aveva avuto una significativa tratta di schiavi. Lo scorso fine settimana, la statua di un governatore francese del periodo coloniale nel Senegal è stata deturpata dalle parole "Colonist" e "Murderer" nella città di Lille.
Sul piedistallo la scritta "Negrofobia di Stato": riportano le fonti che citano la polizia. C'è un sospettato, fermato dagli agenti. Sull'onda delle proteste globali dopo l'uccisione di Floyd da parte di un agente di polizia bianco a Minneapolis lo scorso 25 maggio, alcuni attivisti in Francia hanno intensificato le iniziative per mettere in evidenza il passato coloniale e il commercio di schiavi del Paese transalpino. Colbert, il controllore generale delle finanze di Luigi XIV, è noto soprattutto per la sua dottrina dell'intervento statale nell'economia. Ma ha anche redatto il codice Noir, o codice nero, per definire le condizioni di schiavitù nelle colonie francesi.
La Francia abolì definitivamente la schiavitù nel 1848, ma prima aveva avuto una significativa tratta di schiavi. Lo scorso fine settimana, la statua di un governatore francese del periodo coloniale nel Senegal è stata deturpata dalle parole "Colonist" e "Murderer" nella città di Lille.