In India è iniziato il Kumbh Mela, la più grande festa religiosa del mondo con milioni di pellegrini
Dal 2017 è patrimonio immateriale dell'umanità
In India è cominciato l'evento dell'anno, il Kumbh Mela Festival, il pellegrinaggio indu' per immergersi nei fiumi sacri di Prayagraj, come è stata appena ribattezzata la capitale dell'Uttar Pradesh cancellando il secolare nome di Allahabad. Si tratta del più grande raduno umano del pianeta al quale partecipano fedeli giunti dai quattro angoli del Paese e del mondo. Un rito religioso che si trasforma in un vero e proprio festival, con balli, canti e altre performance, che andrà avanti per 49 giorni. Per la giornata inaugurale erano attese centinaia di migliaia di persone mentre da qui a inizio marzo si prevedono 15 milioni di visitatori.
Il Kumbh Mela Festival, dichiarato "patrimonio immateriale dell'umanita'" nel 2017, si svolge in un'antica città che sorge lungo le rive dei mitici tre fiumi Gange, Yamuna e Saraswati, al punto di confluenza chiamato Sangam, considerato il luogo sacro dell'induismo. Per i seguaci della religione indu', fare il bagno in quel punto preciso durante il Kumbh aiuta a purificarsi dai peccati, liberare l'anima dal ciclo morte e rinascita, nonché a rigenerarsi. Ufficialmente la festa ha preso il via il 15 gennaio, ma già da settimane i fedeli erano arrivati in città, per lo più gli asceti. Prima del gigantesco rituale balneare hanno vagato per le sponde, con il corpo ricoperto da cenere, offerto benedizioni ai devoti e distribuito cibo ai più poveri, cantando inni in nome di Madre Gange, danzando e facendosi scattare fotografie.
Oltre all'immersione nelle acque sacre, i momenti clou dell'evento sono le processioni quotidiane dei vari gruppi religiosi, sfilate coloratissime e sfarzose accompagnate da balli e canti delle bande musicali, in presenza di elefanti, cavalli, cammelli. I leader religiosi seduti sul tetto di veicoli lanciano petali di fiori di calendula alle migliaia di fedeli affluiti per "rispondere al richiamo della Madre Gange".
Numeri da record con un occhio alle elezioni
Per il mese e mezzo del bagno rituale nelle acque dei tre fiumi considerati sacri, lo Yamuna, il Gange e lo scomparso Saraswati, che qui confluiscono, il governo ha speso 650 milioni di dollari. Una metropoli provvisoria di decine di migliaia di tende, che si estende su 3200 ettari è stata allestita per ospitare, gratuitamente, i pellegrini con tutti i servizi essenziali, comprese banche, ospedali e 120 mila bagni. Il traffico sulle arterie principali che conducono alla città è dirottato da giorni e centinaia di chilometri di strade sono stati costruiti o rinnovati, questo senza parlare dei collegamenti ferroviari. I quotidiani ospitano doppie pagine che illustrano i percorsi per raggiungere le pedane da cui è possibile immergersi nelle acque purificatrici; un sistema di controllo con migliaia di televisioni a circuito chiuso promette di garantire la sicurezza, oltre ai 30 mila agenti dispiegati. Osservatori e media evidenziano che quest'anno il governo nazionalista indu' non ha badato a spese, guardando già alle elezioni generali in agenda per l'estate prossima. Cartelloni giganti del primo ministro Narendra Modi ricoprono i muri della città e camion con la sua gigantografia sono parcheggiati nei punti strategici dove i fedeli fanno il bagno.
Ricchi e poveri
La promessa della purificazione attraverso il bagno nel fiume seduce tutti gli indù, ricchi e poveri; ma il divario economico tipico della società indiana resta confermato anche in quest'occasione: mentre pochi privilegiati pagheranno 500 euro a notte per soggiornare, isolati dagli altri, in tende di lusso, con aria condizionata e riscaldamento, elettrodomestici per purificare l'aria, e accessi privilegiati al fiume, in aree protette, grazie a corridoi protetti da telecamere a circuito chiuso e a bodyguard, gli operai assoldati per pulire le latrine degli altri, pagati 300 rupie al giorno, 3,75 euro, si sdraieranno sotto le stelle.
Il fiume Gange a rischio
Molti critici osservano inoltre che, a dispetto dell'enfasi posta dal premier Modi su un'India pulita e finalmente igienizzata, a Prayagraj non sono state predisposte adeguate modalità per la raccolta dell'ingente massa di rifiuti che, dalla città di tende, rischia di sommergere la città storica. Inoltre, mancano del tutto gli impianti per lo smaltimento: poche settimane fa il National Green Tribunal, il tribunale nazionale per l'ambiente, ha sollecitato l'amministrazione a muoversi rapidamente per ovviare al problema. Non solo: anche se tutti i cantieri della città sono stati messi in stop per la durata del Kumbh, per far diminuire la polvere che rende irrespirabile l'aria, le fornaci di mattoni che costellano la periferia della città continuano a funzionare a pieno regime.
Durante il sangam, l'evento del bagno collettivo, milioni di devoti si immergeranno nel fiume più inquinato del mondo, e contribuiranno, con le loro offerte di fiori, cenere benedetta, frutti, bacche, ad aumentare l'inquinamento organico, con un intollerabile aumento del livello di batteri.
Il Kumbh Mela Festival, dichiarato "patrimonio immateriale dell'umanita'" nel 2017, si svolge in un'antica città che sorge lungo le rive dei mitici tre fiumi Gange, Yamuna e Saraswati, al punto di confluenza chiamato Sangam, considerato il luogo sacro dell'induismo. Per i seguaci della religione indu', fare il bagno in quel punto preciso durante il Kumbh aiuta a purificarsi dai peccati, liberare l'anima dal ciclo morte e rinascita, nonché a rigenerarsi. Ufficialmente la festa ha preso il via il 15 gennaio, ma già da settimane i fedeli erano arrivati in città, per lo più gli asceti. Prima del gigantesco rituale balneare hanno vagato per le sponde, con il corpo ricoperto da cenere, offerto benedizioni ai devoti e distribuito cibo ai più poveri, cantando inni in nome di Madre Gange, danzando e facendosi scattare fotografie.
Oltre all'immersione nelle acque sacre, i momenti clou dell'evento sono le processioni quotidiane dei vari gruppi religiosi, sfilate coloratissime e sfarzose accompagnate da balli e canti delle bande musicali, in presenza di elefanti, cavalli, cammelli. I leader religiosi seduti sul tetto di veicoli lanciano petali di fiori di calendula alle migliaia di fedeli affluiti per "rispondere al richiamo della Madre Gange".
Numeri da record con un occhio alle elezioni
Per il mese e mezzo del bagno rituale nelle acque dei tre fiumi considerati sacri, lo Yamuna, il Gange e lo scomparso Saraswati, che qui confluiscono, il governo ha speso 650 milioni di dollari. Una metropoli provvisoria di decine di migliaia di tende, che si estende su 3200 ettari è stata allestita per ospitare, gratuitamente, i pellegrini con tutti i servizi essenziali, comprese banche, ospedali e 120 mila bagni. Il traffico sulle arterie principali che conducono alla città è dirottato da giorni e centinaia di chilometri di strade sono stati costruiti o rinnovati, questo senza parlare dei collegamenti ferroviari. I quotidiani ospitano doppie pagine che illustrano i percorsi per raggiungere le pedane da cui è possibile immergersi nelle acque purificatrici; un sistema di controllo con migliaia di televisioni a circuito chiuso promette di garantire la sicurezza, oltre ai 30 mila agenti dispiegati. Osservatori e media evidenziano che quest'anno il governo nazionalista indu' non ha badato a spese, guardando già alle elezioni generali in agenda per l'estate prossima. Cartelloni giganti del primo ministro Narendra Modi ricoprono i muri della città e camion con la sua gigantografia sono parcheggiati nei punti strategici dove i fedeli fanno il bagno.
Ricchi e poveri
La promessa della purificazione attraverso il bagno nel fiume seduce tutti gli indù, ricchi e poveri; ma il divario economico tipico della società indiana resta confermato anche in quest'occasione: mentre pochi privilegiati pagheranno 500 euro a notte per soggiornare, isolati dagli altri, in tende di lusso, con aria condizionata e riscaldamento, elettrodomestici per purificare l'aria, e accessi privilegiati al fiume, in aree protette, grazie a corridoi protetti da telecamere a circuito chiuso e a bodyguard, gli operai assoldati per pulire le latrine degli altri, pagati 300 rupie al giorno, 3,75 euro, si sdraieranno sotto le stelle.
Il fiume Gange a rischio
Molti critici osservano inoltre che, a dispetto dell'enfasi posta dal premier Modi su un'India pulita e finalmente igienizzata, a Prayagraj non sono state predisposte adeguate modalità per la raccolta dell'ingente massa di rifiuti che, dalla città di tende, rischia di sommergere la città storica. Inoltre, mancano del tutto gli impianti per lo smaltimento: poche settimane fa il National Green Tribunal, il tribunale nazionale per l'ambiente, ha sollecitato l'amministrazione a muoversi rapidamente per ovviare al problema. Non solo: anche se tutti i cantieri della città sono stati messi in stop per la durata del Kumbh, per far diminuire la polvere che rende irrespirabile l'aria, le fornaci di mattoni che costellano la periferia della città continuano a funzionare a pieno regime.
Durante il sangam, l'evento del bagno collettivo, milioni di devoti si immergeranno nel fiume più inquinato del mondo, e contribuiranno, con le loro offerte di fiori, cenere benedetta, frutti, bacche, ad aumentare l'inquinamento organico, con un intollerabile aumento del livello di batteri.