In Cile i cittadini scendono in strada per celebrare la morte del generale cileno Manuel Contreras, si manifesta anche su Twitter sotto l’hashtag #notemuerasmano. Per il capo della polizia segreta negli anni della dittatura di Augusto Pinochet non è stato un omaggio ma l’augurio di continuare a scontare la pena di 505 anni di carcere a lui comminata. Ricoverato all'ospedale militare di Santiago del Cile, dove negli ultimi giorni era sottoposto a sole cure palliative, Contreras è morto senza essersi mai pentito dei crimini commessi negli anni più bui della repressione. Sentiamo Giorgio Tinelli, docente di Storia dell'America Latina all'Università di Bologna a Buenos Aires, intervistato da Marina Sapia