Frasi sessiste in Senato: solidarietà ad Azzolina. Fuori dal Miur gli studenti: "Ministra bocciata"
Due fronti per la Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. In Aula il senatore di Forza Italia Giuseppe Moles nel suo intervento si esprime così: "La scuola ha bisogno di credibilità, la credibilità è come la verginità, facile da perdere, difficile da mantenere, impossibile da recuperare", fuori dal Ministero dell'Istruzione (Miur) a Roma protestano gli studenti che chiedono maggior diritto allo studio reso ancora più fragile dalla pandemia di Covid-19. Lo slogan è: "Ministra bocciata"
La protesta degli studenti e i commenti definiti sessisti durante il question time in Senato: la ministra Lucia Azzolina, sotto scorta, è esposta in questi giorni per via degli esami di maturità e per gli insulti ricevuti sui social.
A Roma, davanti alla sede del Ministero dell'Istruzione (Miur) ci sono i fuorisede, con i genitori in cassa integrazione, che chiedono il blocco delle tasse, c'è chi protesta contro il caro affitti, considerando che una stanza a Roma e Milano può costare 600 euro al mese. Ci sono i figli dei lavoratori delle classi popolari che chiedono accessi agevolati all'università e gli studenti di maturità alle prese con gli esami.
"Perché è ora di dirlo che la didattica a distanza è stata un fallimento e ha penalizzato soprattutto le famiglie più povere" rivendica al microfono la leader degli studenti del Fronte della Gioventù Comunista, Flavia Lepizzera che mentre parla viene spesso interrotta dagli slogan "Noi la crisi non la paghiamo" e "le video lezioni sono un fallimento".
Dentro Palazzo Madama, il lavoro della ministra è "bocciato" dal senatore di Forza Italia Giuseppe Moles. In Aula, il parlamentare dice: "La scuola ha bisogno di credibilità e serietà, e la credibilità è come la verginità, facile da perdere, difficile da mantenere, impossibile da recuperare". Frasi che non sono piaciute a molti.
"Come se non bastasse l'essere finita sotto scorta a causa delle gravi minacce ricevute, la ministra dell'Istruzione Azzolina ha dovuto ascoltare nuovamente frasi sessiste e misogine. Il problema è che questa volta è accaduto all'interno dell'Aula del Senato e non sui social", hanno dichiarano i parlamentari del Movimento Cinquestelle componenti del gruppo per le Pari Opportunità di Camera e Senato. "L'intervento del senatore Moles è semplicemente inaccettabile e privo di ogni forma di rispetto per i rappresentanti del governo, tanto più se donne. Nell'esprimere nuovamente la nostra più sincera solidarietà alla ministra Azzolina, chiediamo che si intervenga una volta per tutte contro simili atteggiamenti. Chi rappresenta i cittadini dovrebbe essere di esempio per tutti e la politica ha il dovere di intervenire per fare in modo che condotte del genere non si diffondano ulteriormente, portando a conseguenze sempre più gravi".
A Roma, davanti alla sede del Ministero dell'Istruzione (Miur) ci sono i fuorisede, con i genitori in cassa integrazione, che chiedono il blocco delle tasse, c'è chi protesta contro il caro affitti, considerando che una stanza a Roma e Milano può costare 600 euro al mese. Ci sono i figli dei lavoratori delle classi popolari che chiedono accessi agevolati all'università e gli studenti di maturità alle prese con gli esami.
"Perché è ora di dirlo che la didattica a distanza è stata un fallimento e ha penalizzato soprattutto le famiglie più povere" rivendica al microfono la leader degli studenti del Fronte della Gioventù Comunista, Flavia Lepizzera che mentre parla viene spesso interrotta dagli slogan "Noi la crisi non la paghiamo" e "le video lezioni sono un fallimento".
Dentro Palazzo Madama, il lavoro della ministra è "bocciato" dal senatore di Forza Italia Giuseppe Moles. In Aula, il parlamentare dice: "La scuola ha bisogno di credibilità e serietà, e la credibilità è come la verginità, facile da perdere, difficile da mantenere, impossibile da recuperare". Frasi che non sono piaciute a molti.
"Come se non bastasse l'essere finita sotto scorta a causa delle gravi minacce ricevute, la ministra dell'Istruzione Azzolina ha dovuto ascoltare nuovamente frasi sessiste e misogine. Il problema è che questa volta è accaduto all'interno dell'Aula del Senato e non sui social", hanno dichiarano i parlamentari del Movimento Cinquestelle componenti del gruppo per le Pari Opportunità di Camera e Senato. "L'intervento del senatore Moles è semplicemente inaccettabile e privo di ogni forma di rispetto per i rappresentanti del governo, tanto più se donne. Nell'esprimere nuovamente la nostra più sincera solidarietà alla ministra Azzolina, chiediamo che si intervenga una volta per tutte contro simili atteggiamenti. Chi rappresenta i cittadini dovrebbe essere di esempio per tutti e la politica ha il dovere di intervenire per fare in modo che condotte del genere non si diffondano ulteriormente, portando a conseguenze sempre più gravi".