Quale vita scegliamo? In T2: Trainspotting il nuovo "Choose Life" è disperato. Intervista a Boyle
di Francesco Gatti
In Trainspotting si contestava il percorso di vita piccolo borghese fatto di lavoro, carriera, famiglia, televisore, casa, e così via. In T2: Trainspotting sotto accusa sembra la nostra vita digitale: scegliete Facebook - sentiamo dire stavolta - scegliete Twitter, Instagram, sperando che a qualcuno, da qualche parte, importi qualcosa. "Spero che sia all'altezza delle aspettative - ci ha detto il regista Danny Boyle -. Siamo tutti un po' in ansia. Teniamo le dita incrociate. C'è così tanto affetto intorno al primo film che non vogliamo deludere. Ma credo che sia un buon lavoro. E il pubblico dovrebbe vederlo perché io e gli attori eravamo d'accordo: non avremmo mai fatto nulla di terribile. Avremmo tradito il pubblico e il suo amore per il primo film. Così abbiamo cercato di fare qualcosa che valesse". L'intervista è di Francesco Gatti.