Si riduce il rischio estinzione per la Foca monaca del Mediterraneo: la popolazione è in aumento
Il mammifero marino più a rischio in Europa conta oggi meno di 700 esemplari. La principale minaccia per la sua sopravvivenza è rappresentata dalla pesca e dal degrado delle spiagge sulle quali si riproduce
Buone notizie per la foca monaca del Mediterraneo: nei prossimi anni dovremmo continuare a vedere un trend positivo di crescita della popolazione e quindi l'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) prevede di rivalutare il grado di minaccia per la specie nel 2020.
La foca monaca del Mediterraneo, il mammifero marino più a rischio in Europa, in passato la si poteva avvistare frequentemente in tutti i paesi del Mediterraneo e lungo la costa africana e la Macaronesia.
Attualmente è quasi completamente scomparsa dalle aree geografiche originarie e la sua popolazione è ridotta a meno di 700 individui frammentati in tre o quattro sottopopolazioni, che la rende una delle specie di foca più minacciate del pianeta.
La morte accidentale dovuta agli attrezzi da pesca rimane la più grande minaccia alla sopravvivenza di questa specie, che ha anche subito un duro colpo nel 1997, quando 200 individui morirono nella colonia di Cabo Blanco (Sahara occidentale) a causa di una "marea rossa".
Tuttavia, grazie a diverse organizzazioni internazionali e importanti attività di sensibilizzazione, si stanno incrementando le sue possibilità di sopravvivenza.
Dal 2009, l'Associazione europea per i mammiferi acquatici (EAAM) aiutata dai propri membri tra cui Il Parco "Attica", "Zoomarine Italia", "Acquario di Genova", "Fundación Parques Reunidos" e "Fondazione Loro Parque", si è particolarmente impegnata per queste attività di salvataggio e riabilitazione, che sono servite a salvare dozzine di individui di questa specie seriamente minacciata di estinzione, collaborando con il progetto di conservazione greco Monk Seal.
Nel 2019 l'EAAM raddoppierà i suoi sforzi per aiutare questa specie attraverso l'organizzazione greca MOm, che salva e riabilita i cuccioli di foca monaca e poi li rimette in libertà. Mentre tutti gli sforzi stanno dando i risultati sperati, resta ancora molto lavoro da fare per essere davvero ottimisti sul pieno recupero della specie. Le morti accidentali causate dalla pesca e il degrado delle spiagge sulle quali vanno a riprodursi le foche monache sono le peggiori minacce.
Nei prossimi mesi estivi, l'EAAM finanzierà anche una borsa di studio per uno studente europeo che collaborerà con MOm per il salvataggio e la riabilitazione dei cuccioli della foca monaca mediterranea.
La foca monaca del Mediterraneo, il mammifero marino più a rischio in Europa, in passato la si poteva avvistare frequentemente in tutti i paesi del Mediterraneo e lungo la costa africana e la Macaronesia.
Attualmente è quasi completamente scomparsa dalle aree geografiche originarie e la sua popolazione è ridotta a meno di 700 individui frammentati in tre o quattro sottopopolazioni, che la rende una delle specie di foca più minacciate del pianeta.
La morte accidentale dovuta agli attrezzi da pesca rimane la più grande minaccia alla sopravvivenza di questa specie, che ha anche subito un duro colpo nel 1997, quando 200 individui morirono nella colonia di Cabo Blanco (Sahara occidentale) a causa di una "marea rossa".
Tuttavia, grazie a diverse organizzazioni internazionali e importanti attività di sensibilizzazione, si stanno incrementando le sue possibilità di sopravvivenza.
Dal 2009, l'Associazione europea per i mammiferi acquatici (EAAM) aiutata dai propri membri tra cui Il Parco "Attica", "Zoomarine Italia", "Acquario di Genova", "Fundación Parques Reunidos" e "Fondazione Loro Parque", si è particolarmente impegnata per queste attività di salvataggio e riabilitazione, che sono servite a salvare dozzine di individui di questa specie seriamente minacciata di estinzione, collaborando con il progetto di conservazione greco Monk Seal.
Nel 2019 l'EAAM raddoppierà i suoi sforzi per aiutare questa specie attraverso l'organizzazione greca MOm, che salva e riabilita i cuccioli di foca monaca e poi li rimette in libertà. Mentre tutti gli sforzi stanno dando i risultati sperati, resta ancora molto lavoro da fare per essere davvero ottimisti sul pieno recupero della specie. Le morti accidentali causate dalla pesca e il degrado delle spiagge sulle quali vanno a riprodursi le foche monache sono le peggiori minacce.
Nei prossimi mesi estivi, l'EAAM finanzierà anche una borsa di studio per uno studente europeo che collaborerà con MOm per il salvataggio e la riabilitazione dei cuccioli della foca monaca mediterranea.