Maratona al Senato. La lunga notte della Legge di Bilancio tra colpi di sonno, bagarre e astensioni
Alle due di notte è stato approvato al Senato il maxiemendamento alla Manovra con il voto di fiducia. Esulta la maggioranza e protestano le opposizioni
Il maxiemendamento alla manovra è stato approvato dal Senato, dopo una lunga maratona notturna. I voti a favore sono stati 167, 78 i contrari e tre gli astenuti, tra cui il senatore a vita Mario Monti. L'iter prevede la terza lettura del testo alla Camera: 270 pagine, che stravolgono totalmente la legge di Bilancio inserendo i dettagli scaturiti dall'accordo con la Commissione Europea e le misure su cui Lega e M5S si sono accordati all'ultimo. Bagarre in Aula sugli scranni delle opposizioni, fino alla conta dei voti. Sonno e stanchezza sono stati protagonisti e diversi senatori sono finiti per appisolarsi. Prontamente immortalati dai fotografi.
Il Partito democratico denuncia la violazione del regolamento di Palazzo Madama e quindi dell'articolo 72 della Costituzione. Verrà perciò sollevato un ricorso diretto alla Consulta "affinché si pronunci sull'enormità che si sono compiute, sotto i nostri occhi e sotto quelli del Paese, da parte di questo governo violento che se ne frega dei diritti del Parlamento", spiegano i democratici. Tutta l'opposizione è rimasta unita contro il merito e anche il metodo della Legge, con il "malloppo arrivato quasi alla cieca".
A guidare il 'pacchetto' della maggioranza il ministro dell'Economia Tria, i colleghi Centinaio e Fraccaro, passano anche i vicepremier Di Maio e Salvini, con il leghista che rassicura: "Non stacco niente, si va avanti cinque anni". Tria, nonostante bagarre e urla, rimane seduto e impassibile davanti alle schermaglie scoppiate a pochi centimetri di distanza. Ascolta, continuando a mantenere la calma, le istrioniche rimostranze di un senatore che gettava i fogli in aria. Matteo Renzi cita Abraham Lincoln. Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia, ironizza sulla "manovra del popolo" da votare "alle 2 di notte", quando "si aggira solo la Befana". "Promettevate di aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, ma vi è scappato il tonno", e "anziché una scatoletta aperta, volete farci approvare una manovra a scatola chiusa".
Manovra e rivisitazioni
Tra le novità più eclatanti c'è la proroga sulle graduatorie della Pubblica amministrazione e il taglio delle misure più restrittive nei confronti degli autisti con concudente, gli Ncc. Quest'ultima, rassicura il governo, sarà affrontata con un decreto legge specifico. A nulla è valsa la garanzia ai tassisti da parte del ministro per i Trasporti Danilo Toninelli. Scioperi e disagi sono stati registrati in tutta Italia.
Nel maxiemendamento c'è la web tax con l'imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. Il prelievo si applica alle aziende con ricavi "ovunque realizzati" non inferiori a 750 milioni euro e ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati nel territorio dello Stato, non inferiori a 5,5 milioni.
Per fronteggiare "l'emergenza" delle buche nel manto stradale di Roma arriveranno 75 milioni di euro nel triennio e sarà possibile impiegare l'esercito. La norma, proposta dai cinque Stelle e dichiarata inammissibile dalla Commissione Bilancio del Senato, rientra nel 'maxi' nella versione riformulata. Autorizzata anche la spesa di 5 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per l'acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali.
Saranno estesi anche al 2020 gli sconti per l'acquisto dei seggiolini dotati di dispositivo antiabbandono. Lo stanziamento previsto è di un milione di euro per il 2019 e un milione per il 2020.
Proroga per i prossimi 15 anni delle concessioni demaniali marittime in atto e in scadenza il 31 dicembre 2020. Si evita così la messa la bando nel 2020 degli stabilimenti come previsto dalla direttiva Bolkestein. La norma presentata dalla Lega apre la strada a una possibile procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Prevista l'emanazione di un decreto del presidente del Consiglio dei
ministri per fissare principi e criteri dell'assegnazione delle concessioni sulle aree demaniali marittime.
I risparmiatori truffati coinvolti nelle liquidazioni bancarie degli ultimi anni potranno rivolgersi direttamente al ministero dell'economia per ottenere il rimborso: agli azionisti fino al 30%, agli obbligazionisti subordinati fino al 95%. Il Fondo d'indennizzo risparmiatori ha una dote di 525 milioni l'anno nel triennio. A valutare la domanda sarà una commissione di nove tecnici, senza il passaggio dall'arbitro finanziario per verificare l'eventuale misselling, ovvero la vendita fraudolenta dei titoli.
Il Partito democratico denuncia la violazione del regolamento di Palazzo Madama e quindi dell'articolo 72 della Costituzione. Verrà perciò sollevato un ricorso diretto alla Consulta "affinché si pronunci sull'enormità che si sono compiute, sotto i nostri occhi e sotto quelli del Paese, da parte di questo governo violento che se ne frega dei diritti del Parlamento", spiegano i democratici. Tutta l'opposizione è rimasta unita contro il merito e anche il metodo della Legge, con il "malloppo arrivato quasi alla cieca".
A guidare il 'pacchetto' della maggioranza il ministro dell'Economia Tria, i colleghi Centinaio e Fraccaro, passano anche i vicepremier Di Maio e Salvini, con il leghista che rassicura: "Non stacco niente, si va avanti cinque anni". Tria, nonostante bagarre e urla, rimane seduto e impassibile davanti alle schermaglie scoppiate a pochi centimetri di distanza. Ascolta, continuando a mantenere la calma, le istrioniche rimostranze di un senatore che gettava i fogli in aria. Matteo Renzi cita Abraham Lincoln. Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia, ironizza sulla "manovra del popolo" da votare "alle 2 di notte", quando "si aggira solo la Befana". "Promettevate di aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, ma vi è scappato il tonno", e "anziché una scatoletta aperta, volete farci approvare una manovra a scatola chiusa".
Manovra e rivisitazioni
Tra le novità più eclatanti c'è la proroga sulle graduatorie della Pubblica amministrazione e il taglio delle misure più restrittive nei confronti degli autisti con concudente, gli Ncc. Quest'ultima, rassicura il governo, sarà affrontata con un decreto legge specifico. A nulla è valsa la garanzia ai tassisti da parte del ministro per i Trasporti Danilo Toninelli. Scioperi e disagi sono stati registrati in tutta Italia.
Nel maxiemendamento c'è la web tax con l'imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. Il prelievo si applica alle aziende con ricavi "ovunque realizzati" non inferiori a 750 milioni euro e ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati nel territorio dello Stato, non inferiori a 5,5 milioni.
Per fronteggiare "l'emergenza" delle buche nel manto stradale di Roma arriveranno 75 milioni di euro nel triennio e sarà possibile impiegare l'esercito. La norma, proposta dai cinque Stelle e dichiarata inammissibile dalla Commissione Bilancio del Senato, rientra nel 'maxi' nella versione riformulata. Autorizzata anche la spesa di 5 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per l'acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali.
Saranno estesi anche al 2020 gli sconti per l'acquisto dei seggiolini dotati di dispositivo antiabbandono. Lo stanziamento previsto è di un milione di euro per il 2019 e un milione per il 2020.
Proroga per i prossimi 15 anni delle concessioni demaniali marittime in atto e in scadenza il 31 dicembre 2020. Si evita così la messa la bando nel 2020 degli stabilimenti come previsto dalla direttiva Bolkestein. La norma presentata dalla Lega apre la strada a una possibile procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Prevista l'emanazione di un decreto del presidente del Consiglio dei
ministri per fissare principi e criteri dell'assegnazione delle concessioni sulle aree demaniali marittime.
I risparmiatori truffati coinvolti nelle liquidazioni bancarie degli ultimi anni potranno rivolgersi direttamente al ministero dell'economia per ottenere il rimborso: agli azionisti fino al 30%, agli obbligazionisti subordinati fino al 95%. Il Fondo d'indennizzo risparmiatori ha una dote di 525 milioni l'anno nel triennio. A valutare la domanda sarà una commissione di nove tecnici, senza il passaggio dall'arbitro finanziario per verificare l'eventuale misselling, ovvero la vendita fraudolenta dei titoli.