San Giorgio a Cremano ricorda Troisi nel giorno del suo 66esimo compleanno
L'attore e regista napoletano morì il 4 giugno 1994, a soli 41 anni. Il giorno prima aveva terminato le riprese del film "Il Postino"
L'attore e regista napoletano Massimo Troisi avrebbe compiuto 66 anni. Nato il 19 febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano, morì nel 1994 per una malattia cardiaca il giorno dopo aver terminato le riprese de "Il Postino", uno dei suoi film più amati, che riscosse un grandissimo successo internazionale. Fu premiato con l'Oscar per la migliore colonna sonora scritta da Luis Bacalov. Troisi vinse una Coppa Volpi a Venezia come miglior attore nel film di Ettore Scola "Che ora è". Dietro la macchina da presa diresse, tra i tanti film, "Non ci resta che piangere" insieme a Roberto Benigni, "Ricomincio da tre" e "Scusate il ritardo".
La sua città natale lo ricorderà con l'iniziativa "Massimo nel cuore" in programma martedì, 19 febbraio, alle 18.30 nella ex Fonderia Righetti in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. Per tenerne viva la memoria nel febbraio 2015, al piano terra di Villa Bruno, è stato aperto lo spazio "A Casa di Massimo Troisi" che riproduce l'ambiente domestico nel quale visse il regista: qui sono custoditi oggetti, mobili, arredi a lui appartenuti oltre a libri, fotografie e strumenti musicali che lasciava suonare agli amici. '''Vogliamo ricordarlo in maniera semplice, stando tra amici come a lui piaceva con un brindisi augurale e una torta, proprio come se fosse ancora qui'', ha detto il fratello Luigi, presidente dell'associazione "A Casa di Massimo Troisi".
La sua città natale lo ricorderà con l'iniziativa "Massimo nel cuore" in programma martedì, 19 febbraio, alle 18.30 nella ex Fonderia Righetti in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. Per tenerne viva la memoria nel febbraio 2015, al piano terra di Villa Bruno, è stato aperto lo spazio "A Casa di Massimo Troisi" che riproduce l'ambiente domestico nel quale visse il regista: qui sono custoditi oggetti, mobili, arredi a lui appartenuti oltre a libri, fotografie e strumenti musicali che lasciava suonare agli amici. '''Vogliamo ricordarlo in maniera semplice, stando tra amici come a lui piaceva con un brindisi augurale e una torta, proprio come se fosse ancora qui'', ha detto il fratello Luigi, presidente dell'associazione "A Casa di Massimo Troisi".