"Le donne in silenzio" di Marcello Gentili, una mostra a Roma
Rassegna nell'ambasciata cilena
Inaugurata a Roma, nella sede dell'ambasciata del Cile, la mostra di Marcello Gentili, "Donne in silenzio", disegni sui giornali.
Antonio Giordano, docente di Storia dell’Arte, sottolinea nel catalogo che diversi artisti si sono serviti della stampa per comunicare messaggi etici, sociali e politici. Gentili, avvocato penalista a lungo impegnato nella difesa dei diritti umani, ha creato lavori originali con le immagini disegnate su pagine di quotidiani, dalle quali riaffiorano foto e drammatiche notizie di stragi o per contrasto patinate fotografie pubblicitarie, conferendo dignità artistica a un materiale effimero destinato al macero. Utilizzare come supporto della creazione artistica il foglio cartaceo di un quotidiano, i titoli del quale immaginiamo urlati dagli strilloni, significa acquisire la valenza della forza dell’urlo e del clamore, di cui è capace la stampa, per rivendicare un messaggio sociale, etico, collettivo ma al contempo in difesa dei diritti della persona, della libertà dell’individuo, dei valori universali. Gentili traccia il ritratto di personaggi straordinari, spesso donne coraggiose, che non hanno avuto paura di perseguire quei valori e quegli ideali.
Dopo un saluto dell'ambasciatore Fernando Ayala, Gentili ha preso la parola, sottolineando l'importanza della bellezza e il contributo della cultura femminile per la non violenza, temi al centro del suo lavoro artistico. Al termine, l'attrice cilena Carolina Patiño ha letto poesie di Gabriela Mistral, Alda Merini ed Emily Dickinson. La rassegna è aperta su prenotazione fino al 30 giugno, nella Sala Neruda dell'ambasciata.
Antonio Giordano, docente di Storia dell’Arte, sottolinea nel catalogo che diversi artisti si sono serviti della stampa per comunicare messaggi etici, sociali e politici. Gentili, avvocato penalista a lungo impegnato nella difesa dei diritti umani, ha creato lavori originali con le immagini disegnate su pagine di quotidiani, dalle quali riaffiorano foto e drammatiche notizie di stragi o per contrasto patinate fotografie pubblicitarie, conferendo dignità artistica a un materiale effimero destinato al macero. Utilizzare come supporto della creazione artistica il foglio cartaceo di un quotidiano, i titoli del quale immaginiamo urlati dagli strilloni, significa acquisire la valenza della forza dell’urlo e del clamore, di cui è capace la stampa, per rivendicare un messaggio sociale, etico, collettivo ma al contempo in difesa dei diritti della persona, della libertà dell’individuo, dei valori universali. Gentili traccia il ritratto di personaggi straordinari, spesso donne coraggiose, che non hanno avuto paura di perseguire quei valori e quegli ideali.
Dopo un saluto dell'ambasciatore Fernando Ayala, Gentili ha preso la parola, sottolineando l'importanza della bellezza e il contributo della cultura femminile per la non violenza, temi al centro del suo lavoro artistico. Al termine, l'attrice cilena Carolina Patiño ha letto poesie di Gabriela Mistral, Alda Merini ed Emily Dickinson. La rassegna è aperta su prenotazione fino al 30 giugno, nella Sala Neruda dell'ambasciata.