Spettacolare salvataggio al Polo Sud
È ripartito con due membri della base Usa Amundsen-Scott South Pole l'aereo Twin Otter, impegnato nel soccorso medico alla stazione di ricerca gestita dalla National Science Foundation (Nsf). L'aereo è ora in volo diretto alla stazione britannica Rothera, situata nella costa antartica, dove l'equipaggio riposerà prima di ripartire alla volta del Sud America dove saranno prestate le cure necessarie.
La missione di salvataggio è iniziata il 14 giugno, quando due aerei Twin Otter, gli unici in grado di volare in condizioni proibitive in zone in cui si raggiungono temperature di -60° in questa stagione, sono decollati da Calgary, in Canada. Uno dei due si è fermato nella base britannica Rothera con funzioni di supporto logistico mentre l'altro ha intrapreso un viaggio di nove ore fino alla base americana.
A bordo del velivolo pilota, co-pilota, medico e meccanico. La National Science Foundation non ha fornito alcun dettaglio circa le condizioni di salute della o delle persone da soccorrere per ragioni di tutela della privacy. Si sa solo che si tratta di due impiegati stagionali dell'azienda Lockheed Martin, impegnati in compiti di logistica. Nella stazione ci sono 48 persone, 39 uomini e 9 donne.
Le missioni precedenti
Dal 1999 ad oggi si sono verificate nella base americana tre situazioni di emergenza che hanno richiesto il rientro del personale. Nel 1999 fu recuperata la dottoressa Jerri Nielsen, malata di tumore. Nel 2001 e nel 2003 fu necessario intervenire, in entrambi i casi, per prelevare due operatori che avevano seri problemi alla cistifellea.
Vita nella base
Una base in Antartide è come una piccola città, dove servono cuochi, idraulici, elettricisti, e chi sappia gestire i rifiuti solidi urbani. Durante l'inverno il personale delle basi viene ridotto all'osso, ma almeno per la metà è costituito da chi si occupa di logistica. Gli incidenti che possono accadere sono di qualsiasi tipo, dalla caduta all'esplosione, allo scoppio di un pneumatico. Generalmente sono i medici che lavorano nella base ad accompagnare i pazienti a bordo dell'aereo durante le operazioni di soccorso condotte in estate, ma in inverno il medico non può lasciare la base perchè sarebbe molto difficile riportarlo indietro. A bordo del Twin Otter deve quindi essere sempre presente un medico di pronto soccorso, capace di stabilizzare il paziente e superare le criticità che possono sorgere durante il viaggio, finchè non si arriva in ospedale.
Le ipotesi
Un incidente è al momento l'ipotesi più probabile del problema che ha reso necessaria la missione di salvataggio nel periodo più difficile e rischioso dell'inverno, con temperature proibitive, venti forti e buio. Non si può comunque escludere nemmeno un problema di tipo psicologico. L'organizzazione statunitense che gestisce la base Usa, la National Science Foundation, mantiene il più assoluto riserbo sulla natura del problema, che sembra riguardare almeno due membri del personale logistico. "Prima di partire per una missione in Antartide, tutto il personale viene sottoposto a un controllo molto rigoroso e nessuno può partire se emergono problemi fisici o psicologici", ha detto all'ANSA Antonietta Ravesan, chirurgo in servizio nella base italo-francese Concordia nell'inverno 2014-2015. Si tratta di controlli previsti dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra) gestito da Enea e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e analoghi a quelli previsti nelle altre basi del continente bianco.
Per richiedere una missione di soccorso in pieno inverno, deve essere accaduto un problema di gravità estrema.
Scartata l'ipotesi di un'infezione - i germi non possono sopravvivere a temperature così basse - e quella di una grave
intossicazione, risolvibile in loco, l'unico problema grave che possa aver coinvolto almeno due persone è un incidente, come un trauma che ha provocato una frattura importante, o forse un'ustione grave. Resta la possibilità di un problema psicologico, considerando le dure condizioni di isolamento nelle quali si vive in una base antartica durante l'inverno.
La stagione del Midwinter
Mentre nell'emisfero Nord è arrivata l'estate, con il giorno più lungo dell'anno, nell'emisfero Sud è ormai inverno e in Antartide, nelle basi aperte in questo periodo, si celebra il Midwinter. Per il personale delle basi antartiche il Midwinter è il giro di boa dell'inverno. Da quel momento in poi ci vorranno 50 giorni prima che il Sole si riaffacci sul continente bianco e la prima alba è attesa il 12 agosto. Nel giorno più corto dell'anno, ad esempio, la temperatura nella base italo-francese di Concordia, sul plateau antartico, è di meno 64.9 gradi, ma quella percepita raggiunge meno 82.3 e il vento soffia alla velocità di 3,3 metri al secondo,
A bordo del velivolo pilota, co-pilota, medico e meccanico. La National Science Foundation non ha fornito alcun dettaglio circa le condizioni di salute della o delle persone da soccorrere per ragioni di tutela della privacy. Si sa solo che si tratta di due impiegati stagionali dell'azienda Lockheed Martin, impegnati in compiti di logistica. Nella stazione ci sono 48 persone, 39 uomini e 9 donne.
Le missioni precedenti
Dal 1999 ad oggi si sono verificate nella base americana tre situazioni di emergenza che hanno richiesto il rientro del personale. Nel 1999 fu recuperata la dottoressa Jerri Nielsen, malata di tumore. Nel 2001 e nel 2003 fu necessario intervenire, in entrambi i casi, per prelevare due operatori che avevano seri problemi alla cistifellea.
Vita nella base
Una base in Antartide è come una piccola città, dove servono cuochi, idraulici, elettricisti, e chi sappia gestire i rifiuti solidi urbani. Durante l'inverno il personale delle basi viene ridotto all'osso, ma almeno per la metà è costituito da chi si occupa di logistica. Gli incidenti che possono accadere sono di qualsiasi tipo, dalla caduta all'esplosione, allo scoppio di un pneumatico. Generalmente sono i medici che lavorano nella base ad accompagnare i pazienti a bordo dell'aereo durante le operazioni di soccorso condotte in estate, ma in inverno il medico non può lasciare la base perchè sarebbe molto difficile riportarlo indietro. A bordo del Twin Otter deve quindi essere sempre presente un medico di pronto soccorso, capace di stabilizzare il paziente e superare le criticità che possono sorgere durante il viaggio, finchè non si arriva in ospedale.
Le ipotesi
Un incidente è al momento l'ipotesi più probabile del problema che ha reso necessaria la missione di salvataggio nel periodo più difficile e rischioso dell'inverno, con temperature proibitive, venti forti e buio. Non si può comunque escludere nemmeno un problema di tipo psicologico. L'organizzazione statunitense che gestisce la base Usa, la National Science Foundation, mantiene il più assoluto riserbo sulla natura del problema, che sembra riguardare almeno due membri del personale logistico. "Prima di partire per una missione in Antartide, tutto il personale viene sottoposto a un controllo molto rigoroso e nessuno può partire se emergono problemi fisici o psicologici", ha detto all'ANSA Antonietta Ravesan, chirurgo in servizio nella base italo-francese Concordia nell'inverno 2014-2015. Si tratta di controlli previsti dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra) gestito da Enea e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e analoghi a quelli previsti nelle altre basi del continente bianco.
Per richiedere una missione di soccorso in pieno inverno, deve essere accaduto un problema di gravità estrema.
Scartata l'ipotesi di un'infezione - i germi non possono sopravvivere a temperature così basse - e quella di una grave
intossicazione, risolvibile in loco, l'unico problema grave che possa aver coinvolto almeno due persone è un incidente, come un trauma che ha provocato una frattura importante, o forse un'ustione grave. Resta la possibilità di un problema psicologico, considerando le dure condizioni di isolamento nelle quali si vive in una base antartica durante l'inverno.
La stagione del Midwinter
Mentre nell'emisfero Nord è arrivata l'estate, con il giorno più lungo dell'anno, nell'emisfero Sud è ormai inverno e in Antartide, nelle basi aperte in questo periodo, si celebra il Midwinter. Per il personale delle basi antartiche il Midwinter è il giro di boa dell'inverno. Da quel momento in poi ci vorranno 50 giorni prima che il Sole si riaffacci sul continente bianco e la prima alba è attesa il 12 agosto. Nel giorno più corto dell'anno, ad esempio, la temperatura nella base italo-francese di Concordia, sul plateau antartico, è di meno 64.9 gradi, ma quella percepita raggiunge meno 82.3 e il vento soffia alla velocità di 3,3 metri al secondo,