Musulmani in piazza a Roma, Napoli e Milano: si celebra "Eid al-Adha", la festa del sacrificio
La Festa del Sacrificio (in arabo Eid al-Adha), che prende il via oggi, è la festa islamica più importante e segna la fine del Pellegrinaggio alla Mecca, l'Hajj. Quest'anno circa due milioni di fedeli da tutto il mondo hanno raggiunto la città santa e i siti limitrofi per il pellegrinaggio, uno dei cinque pilastri dell'Islam, che i musulmani devono compiere almeno una volta nella vita
In occasione della Festa del Sacrificio i musulmani si riuniscono in preghiera nelle piazze, perché la 'sunna' (la consuetudine del profeta) consiglia di tenerla in luoghi aperti e nelle moschee. Per alcune scuole giuridiche islamiche è obbligatorio per i fedeli partecipare alla cerimonia, mentre secondo altre è solo raccomandabile. La preghiera, per la quale non c'è alcun richiamo, inizia quando il sole raggiunge l'altezza di una lancia all'orizzonte e finisce quando il sole raggiunge lo zenit. Durante la preghiera viene recitato per sette volte il 'takbir' (Allah è grande) e si continua poi con la lettura di alcune sure del Corano. Dopo la preghiera è il momento del sermone.
Con l'Eid al-Adha si celebra il sacrificio di Ismaele, figlio di Abramo, che - secondo il Corano - doveva essere sacrificato dal padre e invece venne graziato da Allah, che diede la possibilità ad Abramo di uccidere al suo posto un agnello. Per questo nei Paesi islamici si usa sacrificare un animale per poi offrirne la carne ai bisognosi.
Con l'Eid al-Adha si celebra il sacrificio di Ismaele, figlio di Abramo, che - secondo il Corano - doveva essere sacrificato dal padre e invece venne graziato da Allah, che diede la possibilità ad Abramo di uccidere al suo posto un agnello. Per questo nei Paesi islamici si usa sacrificare un animale per poi offrirne la carne ai bisognosi.