Si dimette il Presidente del Consiglio Comunale di Foggia dopo gli spari a salve dal balcone
Le dimissioni del presidente del Consiglio Leonardo Iaccarino sono state annunciate dal sindaco di Foggia Franco Landella. La vicenda risale a Capodanno, quando il politico forzista ha sparato a salve diversi colpi di pistola dal balcone
Un crescendo di prese di distanza che lo hanno portato alle dimissioni. Leonardo Iaccarino, presidente del Consiglio comunale di Foggia, si è dimesso dopo il video finito sui social che lo ritrae mentre spara a salve quattro colpi di pistola dal balcone di casa per festeggiare Capodanno. Nel video il politico foggiano è ripreso da solo mentre impugna una scacciacani e dice "non è una barzelletta". Dopo i primi quattro colpi, Iaccarino simula ancora gli spari, ma la pistola giocattolo con tappo rosso si inceppa, e nel video si sente la voce di un giovanissimo che lo incita: "Spara, spara ancora. C'è un altro colpo".
Scena che ha scatenato il finimondo politico. Inutili i tentativi di Iaccarino di giustificare il fatto, come scriverà nella lettera di dimissioni indirizzata al sindaco di Foggia Franco Landella, "uno scampolo della mia vita privata è diventato, mio malgrado, di pubblico dominio". È il primo cittadino a confermare su Facebook l'esonero del forzista: "La politica - dice Landella - impone atteggiamenti responsabili ed educativi".
Nella nota Iaccarino scrive: "È superfluo evidenziare che sono del tutto consapevole che in una città ostaggio della mafia, in cui le pistole sparano per uccidere, è doveroso evitarne qualsiasi utilizzo, per il forte disvalore simbolico che esse rappresentano. Devo anteporre l'interesse dell'Istituzione che rappresento e della intera Città, che per mia responsabilità si trova negativamente al centro della cronaca, e pertanto compiere un gesto per me doloroso ma inevitabile. Rassegno, pertanto, le mie dimissioni dalla presidenza dell'assise comunale".
Scena che ha scatenato il finimondo politico. Inutili i tentativi di Iaccarino di giustificare il fatto, come scriverà nella lettera di dimissioni indirizzata al sindaco di Foggia Franco Landella, "uno scampolo della mia vita privata è diventato, mio malgrado, di pubblico dominio". È il primo cittadino a confermare su Facebook l'esonero del forzista: "La politica - dice Landella - impone atteggiamenti responsabili ed educativi".
Nella nota Iaccarino scrive: "È superfluo evidenziare che sono del tutto consapevole che in una città ostaggio della mafia, in cui le pistole sparano per uccidere, è doveroso evitarne qualsiasi utilizzo, per il forte disvalore simbolico che esse rappresentano. Devo anteporre l'interesse dell'Istituzione che rappresento e della intera Città, che per mia responsabilità si trova negativamente al centro della cronaca, e pertanto compiere un gesto per me doloroso ma inevitabile. Rassegno, pertanto, le mie dimissioni dalla presidenza dell'assise comunale".