Si fa notare in "The Orphan" del 1958 soprattutto grazie a un filmato in cui esibisce le sue indiscutibili doti nelle arti marziali e di combattimento praticate fin da ragazzino col Grande maestro di Wing Chun, Yip Man. È l'inizio del Jeet Kune Do, il suo stile personale e coreografico, che lo porta dritto a Hollywood non senza passare prima dall'Asia. Nel 1971 un film a basso budget girato in patria, lo trasforma in una star: è "Il furore della Cina colpisce ancora" diretto da Lo Wei in cui impersona il ragazzo di campagna Chen che a forza di pugni e acrobazie difende i suoi concittadini dalla brutalità della criminalità di Bangkok. L'anno dopo con "Dalla Cina con furore" ambientato a inizio secolo a Shanghai, Bruce Lee cambia personaggio ma non personalità: questa volta deve difendere l'orgoglio cinese dalle prepotenze giapponesi e lo fa imponendo il primato della scuola di kung fu sulle arti marziali nipponiche. Il successo di Bruce Lee in Asia è tale che Hollywood lo vuole per una coproduzione ad alto budget "L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente" in cui finirà perfino a combattere con Chuck Norris all'ombra del Colosseo. È la sua prima regia, ma Bruce Lee non tradisce le attese e il film incassa ovunque. Dopo "I tre dell'operazione drago" nel 1973 comincia a soffrire di dolori alla testa. Morirà qualche mese dopo, un finale drammatico per una carriera troppo breve che inutilmente in tanti hanno provato a far rivivere con l'uso di sosia, spericolati montaggi di frammenti da lui girati e mai utilizzati, film agiografici e speculazioni commerciali. L'ombra del dramma rimane sulla sua famiglia: anche il figlio prediletto Brandon Lee che ne ricalcava le orme, muore prematuramente sul set del film Il Corvo, ucciso da un colpo di pistola. Quello per Bruce Lee è diventato "culto" che ha ispirato molti personaggi dei videogiochi per esempio. Da Mortal Kombat, a Tekken, a Street Fighter, ma anche cartoni animati, come la serie Ken il Guerriero e anime (Naruto). L'ultimo combattimento di Chen viene citato in due film: in Kill Bill vol. 1 la protagonista Beatrix Kiddo interpretata da Uma Thurman indossa una tuta integrale gialla e nera come quella indossata da Bruce Lee; in The Matrix Neo, interpretato da Keanu Reeves, durante lo scontro con l'agente Smith in metropolitana, si muove e lo provoca come il signore del kung fu durante lo scontro con Kareem Abdul Jabbar. La Top Ten dei "Momenti Bruce Lee" visualizzata su YouTube più di 44 milioni di volte "> Si fa notare in "The Orphan" del 1958 soprattutto grazie a un filmato in cui esibisce le sue indiscutibili doti nelle arti marziali e di combattimento praticate fin da ragazzino col Grande maestro di Wing Chun, Yip Man. È l'inizio del Jeet Kune Do, il suo stile personale e coreografico, che lo porta dritto a Hollywood non senza passare prima dall'Asia. Nel 1971 un film a basso budget girato in patria, lo trasforma in una star: è "Il furore della Cina colpisce ancora" diretto da Lo Wei in cui impersona il ragazzo di campagna Chen che a forza di pugni e acrobazie difende i suoi concittadini dalla brutalità della criminalità di Bangkok. L'anno dopo con "Dalla Cina con furore" ambientato a inizio secolo a Shanghai, Bruce Lee cambia personaggio ma non personalità: questa volta deve difendere l'orgoglio cinese dalle prepotenze giapponesi e lo fa imponendo il primato della scuola di kung fu sulle arti marziali nipponiche. Il successo di Bruce Lee in Asia è tale che Hollywood lo vuole per una coproduzione ad alto budget "L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente" in cui finirà perfino a combattere con Chuck Norris all'ombra del Colosseo. È la sua prima regia, ma Bruce Lee non tradisce le attese e il film incassa ovunque. Dopo "I tre dell'operazione drago" nel 1973 comincia a soffrire di dolori alla testa. Morirà qualche mese dopo, un finale drammatico per una carriera troppo breve che inutilmente in tanti hanno provato a far rivivere con l'uso di sosia, spericolati montaggi di frammenti da lui girati e mai utilizzati, film agiografici e speculazioni commerciali. L'ombra del dramma rimane sulla sua famiglia: anche il figlio prediletto Brandon Lee che ne ricalcava le orme, muore prematuramente sul set del film Il Corvo, ucciso da un colpo di pistola. Quello per Bruce Lee è diventato "culto" che ha ispirato molti personaggi dei videogiochi per esempio. Da Mortal Kombat, a Tekken, a Street Fighter, ma anche cartoni animati, come la serie Ken il Guerriero e anime (Naruto). L'ultimo combattimento di Chen viene citato in due film: in Kill Bill vol. 1 la protagonista Beatrix Kiddo interpretata da Uma Thurman indossa una tuta integrale gialla e nera come quella indossata da Bruce Lee; in The Matrix Neo, interpretato da Keanu Reeves, durante lo scontro con l'agente Smith in metropolitana, si muove e lo provoca come il signore del kung fu durante lo scontro con Kareem Abdul Jabbar. La Top Ten dei "Momenti Bruce Lee" visualizzata su YouTube più di 44 milioni di volte "> Si fa notare in "The Orphan" del 1958 soprattutto grazie a un filmato in cui esibisce le sue indiscutibili doti nelle arti marziali e di combattimento praticate fin da ragazzino col Grande maestro di Wing Chun, Yip Man. È l'inizio del Jeet Kune Do, il suo stile personale e coreografico, che lo porta dritto a Hollywood non senza passare prima dall'Asia. Nel 1971 un film a basso budget girato in patria, lo trasforma in una star: è "Il furore della Cina colpisce ancora" diretto da Lo Wei in cui impersona il ragazzo di campagna Chen che a forza di pugni e acrobazie difende i suoi concittadini dalla brutalità della criminalità di Bangkok. L'anno dopo con "Dalla Cina con furore" ambientato a inizio secolo a Shanghai, Bruce Lee cambia personaggio ma non personalità: questa volta deve difendere l'orgoglio cinese dalle prepotenze giapponesi e lo fa imponendo il primato della scuola di kung fu sulle arti marziali nipponiche. Il successo di Bruce Lee in Asia è tale che Hollywood lo vuole per una coproduzione ad alto budget "L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente" in cui finirà perfino a combattere con Chuck Norris all'ombra del Colosseo. È la sua prima regia, ma Bruce Lee non tradisce le attese e il film incassa ovunque. Dopo "I tre dell'operazione drago" nel 1973 comincia a soffrire di dolori alla testa. Morirà qualche mese dopo, un finale drammatico per una carriera troppo breve che inutilmente in tanti hanno provato a far rivivere con l'uso di sosia, spericolati montaggi di frammenti da lui girati e mai utilizzati, film agiografici e speculazioni commerciali. L'ombra del dramma rimane sulla sua famiglia: anche il figlio prediletto Brandon Lee che ne ricalcava le orme, muore prematuramente sul set del film Il Corvo, ucciso da un colpo di pistola. Quello per Bruce Lee è diventato "culto" che ha ispirato molti personaggi dei videogiochi per esempio. Da Mortal Kombat, a Tekken, a Street Fighter, ma anche cartoni animati, come la serie Ken il Guerriero e anime (Naruto). L'ultimo combattimento di Chen viene citato in due film: in Kill Bill vol. 1 la protagonista Beatrix Kiddo interpretata da Uma Thurman indossa una tuta integrale gialla e nera come quella indossata da Bruce Lee; in The Matrix Neo, interpretato da Keanu Reeves, durante lo scontro con l'agente Smith in metropolitana, si muove e lo provoca come il signore del kung fu durante lo scontro con Kareem Abdul Jabbar. La Top Ten dei "Momenti Bruce Lee" visualizzata su YouTube più di 44 milioni di volte ">