Rilasciato un giornalista di Al Jazeera in carcere da 4 anni in Egitto
Mahmoud Hussein era stato arrestato il 20 dicembre del 2016 mentre si trovava al Cairo per una visita alla famiglia ed era ancora in attesa di processo. Numerosi gli appelli per la sua liberazione che negli anni si sono susseguiti anche a livello internazionale
L'Egitto ha rilasciato il giornalista egiziano dell'emittente tv panaraba qatariota, Al Jazeera, Mahmoud Hussein, in carcere dal dicembre 2016 poiché sospettato di "diffusione di informazioni false". L'emittente aveva affermato più volte che il giornalista era detenuto senza un'accusa formale, un processo e una condanna.
Il giornalista egiziano era stato arrestato il 20 dicembre del 2016 mentre si era recato al Cairo per una visita alla famiglia ed era ancora in attesa di processo. Numerosi gli appelli che negli anni si sono susseguiti per il suo rilascio, anche a livello internazionale, mentre al-Jazeera ha condotto una campagna dedicata.
La sua scarcerazione segue la decisione dell'Egitto di riprendere i rapporti con il Qatar, dove ha sede al-Jazeera, interrotti da tre anni seguendo l'embargo imposto dall'Arabia Saudita.
Da quasi un anno, Patrick Zaki, studente e attivista egiziano, in Italia per seguire un master all'Università di Bologna, si trova in un carcere egiziano, con l'accusa di propaganda sovversiva. L'8 febbraio, nel primo anniversario del suo arresto, i monumenti delle città italiane si illumineranno di giallo per chiederne la liberazione.
Il giornalista egiziano era stato arrestato il 20 dicembre del 2016 mentre si era recato al Cairo per una visita alla famiglia ed era ancora in attesa di processo. Numerosi gli appelli che negli anni si sono susseguiti per il suo rilascio, anche a livello internazionale, mentre al-Jazeera ha condotto una campagna dedicata.
La sua scarcerazione segue la decisione dell'Egitto di riprendere i rapporti con il Qatar, dove ha sede al-Jazeera, interrotti da tre anni seguendo l'embargo imposto dall'Arabia Saudita.
Da quasi un anno, Patrick Zaki, studente e attivista egiziano, in Italia per seguire un master all'Università di Bologna, si trova in un carcere egiziano, con l'accusa di propaganda sovversiva. L'8 febbraio, nel primo anniversario del suo arresto, i monumenti delle città italiane si illumineranno di giallo per chiederne la liberazione.