Avvicinare i fedeli con ironia, le chiese indiane ci provano: "Investi in Dio, la banca è fallita"
Slogan simpatici e molto apprezzati che trovano spunto in alcune frasi pronunciate da Gesù Cristo: "Ho detto seguimi, non su Twitter". Grandi chiese cattoliche indiane cercano di far leva sull'ironia per avvicinare nuovi fedeli. Un modo originale di comunicare un 'vecchio messaggio' che, in qualche modo, tutti già conoscono: "Entra, Google non ha tutte le risposte" o "Investi in Dio, la banca è fallita" e ancora "Perché consumare byte per chiedere indicazioni al Gps? Dio risponde gratis"
L'idea di cambiare linguaggio e di comunicare la fede con ironia è apprezzata, al contempo criticata. Alcune chiese cattoliche indiane hanno affisso grandi cartelloni con scritto messaggi divertenti e alquanto funzionali da un punto di vista del marketing religioso. L'obiettivo è attrarre fedeli. A raccontare il fenomeno, che non poteva passare inosservato, è stato il Times of India. Protagoniste le chiese di Mumbai: Saint Andrew lungo Hill Road, Saint Michael a Mahim, e Santa Teresa a Girgaon.
"È tempo di investire nell'eternità", recita il cartellone della parrocchia di Saint Andrew dopo il fallimento di una società quotata in borsa. Il tabellone elettronico della chiesa di Saint Michael ospita frasi del tipo: "Il mondo ha già abbastanza celebrità, ci vorrebbe qualche santo in più" e "Entra, Google non ha tutte le risposte".
Tra gli slogan più apprezzati emerge la scritta sponsorizzata dal parroco della chiesa di Santa Teresa: "Quando ho detto seguimi, non intendevo su Twitter". Seguono l'immagine del calice della comunione con la scritta "The original World Cup", l'unica coppa del mondo originale, e "Se siamo fatti a somiglianza di Dio, siamo i suoi selfie?". Addirittura qualche prete assicura benedizioni divine: "Celestial blessing inside".
La campagna di 'reclutamento' dei fedeli ha avuto apprezzamenti e polemiche. Sono gli stessi sacerdoti, autori delle frasi, nelle vesti di padre Clifton, Odil Madeira e Roche, a confessarlo al quotidiano: "Siamo stati aspramente criticati - ammette quest'ultimo - ma non accettiamo censure. L'umorismo è un'arma potentissima per attirare i fedeli. Ci preoccupiamo solo di non offendere la sensibilità di nessuno".
"È tempo di investire nell'eternità", recita il cartellone della parrocchia di Saint Andrew dopo il fallimento di una società quotata in borsa. Il tabellone elettronico della chiesa di Saint Michael ospita frasi del tipo: "Il mondo ha già abbastanza celebrità, ci vorrebbe qualche santo in più" e "Entra, Google non ha tutte le risposte".
Tra gli slogan più apprezzati emerge la scritta sponsorizzata dal parroco della chiesa di Santa Teresa: "Quando ho detto seguimi, non intendevo su Twitter". Seguono l'immagine del calice della comunione con la scritta "The original World Cup", l'unica coppa del mondo originale, e "Se siamo fatti a somiglianza di Dio, siamo i suoi selfie?". Addirittura qualche prete assicura benedizioni divine: "Celestial blessing inside".
La campagna di 'reclutamento' dei fedeli ha avuto apprezzamenti e polemiche. Sono gli stessi sacerdoti, autori delle frasi, nelle vesti di padre Clifton, Odil Madeira e Roche, a confessarlo al quotidiano: "Siamo stati aspramente criticati - ammette quest'ultimo - ma non accettiamo censure. L'umorismo è un'arma potentissima per attirare i fedeli. Ci preoccupiamo solo di non offendere la sensibilità di nessuno".