Bielorussia. Lukashenko avverte l'opposizione: attenti alla reazione di Mosca
L'opposizione continua a chiedere le dimissioni del presidente ma apre al dialogo per "evitare un bagno di sangue":
Nuovo avvertimento di Alexander Lukashenko, riguardo ad una possibile "reazione" della Russia alle grandi manifestazioni che attraversano il Paese dopo le elezioni presidenziali. Parlando ad un incontro con gli operai della fabbrica per volanti da trattori di Minsk, il presidente ha ribadito che Mosca potrebbe "reagire" alla situazione di instabilità venutasi a creare in Bielorussia.
"Non rivedremo queste elezioni ed i loro risultati, perché non é questa la vostra richiesta, la richiesta dei lavoratori. È invece una richiesta che arriva da lontano, dall'alto" ha detto Lukashenko rivolgendosi agli operai, aggiungendo che "sarete messi in una catena che va da Vilnius a Kiev per dimostrare la necessità di formare un cordone sanitario tra la Russia e l'Occidente, ossia un cordone che è contro la Russia. Volete che la Russia reagisca a questo? Io non lo voglio".
Un estratto dei "dialogo" con i dipendenti della fabbrica - che avrebbero annunciato l'intenzione di scioperare - è stato mostrato sul primo canale della televisione pubblica bielorussa. "Avete bisogno
di calmarvi e di continuare a lavorare", ha poi continuato il presidente. "Poi ci incontreremo di nuovo a gennaio e mi direte le altre cose che bisogna fare". Dal 9 agosto vanno avanti le manifestazioni in Bielorussia contro Lukashenko, accusato di aver vinto a causa di elezioni truccate.
Opposizione apre al dialogo: "Non vogliamo un bagno di sangue"
L'opposizione bielorussa è pronta al dialogo con Aleksandr Lukashenko, per evitare il peggio nel Paese, e intende portare avanti colloqui attraverso un "Consiglio di transizione" che riunirà una settantina di persone, tra cui diverse figure di spicco, in primis Svjatlana Aleksievich, premio Nobel per la letteratura nel 2015.
L'apertura al dialogo è stata dichiarata alla radio russa Eco di Mosca da Olga Kovalkova, persona di fiducia di Svetlana Tikhanovskaya, la leader dell'opposizione che rifiuta la rielezione di Lukashenko e che dalla Lituania, dove è fuggita, si dice pronta a guidare il Paese.
"Certo, parliamo di dialogo. Non vogliamo che scorra il sangue", ha detto Kovalkova rispondendo a una domanda su possibili colloqui con Lukashenko. Il problema, ha fatto notare, è che difficilmente il presidente bielorusso sarà a sua volta disponibile, visto che la principale richiesta dell'opposizione è che si dimetta.
L'idea del fronte anti-Lukashenko unito dietro Tikhanovskaya è di parlare con "i funzionari che prendono decisioni", uomini del regime che pensano che sia giunta l'ora del cambiamento. "Ci sono persone dai più disparati profili, anche loro capiscono cosa sta accadendo", ha sottolineato l'attivista che parla a nome di Tikhanovskaya.
Lukashenko: "Mi ha chiamato Merkel". Berlino smentisce
Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha affermato di aver ricevuto una telefonata dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. "Mi ha chiamato per dire che vuole parlarmi", ha detto il capo di Stato
bielorusso sempre nel comizio di ieri davanti agli operai della fabbrica per trattori a Minsk. "Questa gente, come il presidente lituano Gitanas Nauseda e altri, mi dicono 'vogliamo parlare'. Non cercate di piegarmi, non importa se da ovest o dall'est", ha aggiunto Lukashenko.
"Una telefonata del genere non c'è mai stata dopo le elezioni": il governo tedesco smentisce, per bocca di un portavoce, la dichiarazione del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, il quale ha affermato di aver ricevuto una chiamata della cancelliera tedesca". L'esecutivo di Berlino ha chiesto negli scorsi giorni un riesame del voto presidenziale della scorsa settimane, dal quale Lukashenko è uscito con una vittoria pari all'80% dei consensi.
La telefonata tra Merkel e Putin
C'è stata invece una telefonata tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente russo Vladimir
Putin in cui stamattina è stato affrontato il tema delle elezioni presidenziali in Bielorussia del 9 agosto. Lo ha riferito il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert in una nota.
La cancelliera ha sottolineato "che il governo bielorusso deve impegnarsi ad evitare la violenza contro i manifestanti pacifici, rilasciare immediatamente i prigionieri politici e avviare un dialogo con l'opposizione e la società per superare la crisi".
Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto alla cancelliera tedesca Angela Merkel che ogni tentativo di interferire nella situazione interna della Bielorussia e' "inaccettabile". Lo riporta la Tass. Putin spera inoltre che la situazione si normalizzi "il prima possibile".