Scontri con bastoni, spranghe e kalashnikov nel cimitero di Mosca: 3 morti, decine di fermati
All'origine della guerriglia il tentativo di imporre il pizzo agli immigrati caucasici che lavorano alla pulizia delle tombe. Il cimitero Khovanskoe è considerato il più grande d'Europa
Scene da guerriglia urbana tra le lapidi del cimitero di Khovanskoe. Centinaia di persone armate di bastoni e spranghe, ma anche di pistole e kalashnikov, si sono affrontate davanti al camposanto, seminando il caos nel quartiere che ospita il cimitero piu' grande d'Europa, un gigante di 200 ettari con oltre un milione di sepolture.
Le violenze sono costate la vita ad almeno tre persone, e a scatenarle - stando al ministero dell'interno russo - sarebbe
stata una disputa tra due gruppi sulle zone di influenza nei servizi di pulizia e manutenzione del colossale cimitero o
addirittura su chi debba controllare questo business. Ma che cosa sia successo realmente non e' ancora del tutto
chiaro. L'unico punto su cui tutti sembrano concordare e' che agli scontri hanno partecipato per lo piu' immigrati delle
repubbliche centroasiatiche e persone di origine caucasica. una mega rissa che ha coinvolto tra 200 e 400 persone, oltre 100 delle quali gia' finite in manette.
Per la polizia non e' stato facile mettere fine alle violenze e gli agenti sono stati costretti a sparare dei colpi
d'avvertimento in aria per cercare di riportare l'ordine.
Le violenze sono costate la vita ad almeno tre persone, e a scatenarle - stando al ministero dell'interno russo - sarebbe
stata una disputa tra due gruppi sulle zone di influenza nei servizi di pulizia e manutenzione del colossale cimitero o
addirittura su chi debba controllare questo business. Ma che cosa sia successo realmente non e' ancora del tutto
chiaro. L'unico punto su cui tutti sembrano concordare e' che agli scontri hanno partecipato per lo piu' immigrati delle
repubbliche centroasiatiche e persone di origine caucasica. una mega rissa che ha coinvolto tra 200 e 400 persone, oltre 100 delle quali gia' finite in manette.
Per la polizia non e' stato facile mettere fine alle violenze e gli agenti sono stati costretti a sparare dei colpi
d'avvertimento in aria per cercare di riportare l'ordine.