200 anni fa nasceva Karl Marx, padre del comunismo
Il 5 maggio del 1818 nasceva a Treviri Karl Marx
Già da qualche mese a Treviri, città natale di Karl Marx, i semafori ricordano ai pedoni il bicentenario della nascita del padre del comunismo, avvenuta il 5 maggio del 1818. Per indicare l'alt c'è una figura stilizzata in rosso di Marx fermo con le braccia allargate, mentre per il via libera c'è un Marx verde che cammina con un libro sotto il braccio. La casa dove abitò fino a 17 anni si prepara ad accogliere con una nuova veste i visitatori della mostra permanente, uno dei 600 eventi organizzati per l'occasione. Come la grande esposizione "Karl Marx - 1818-1883. Vita. Opere. Tempo" al Rheinisches Landesmuseum" di Treviri, aperta dal 5 maggio fino al 21 ottobre inaugurata dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker.
La città è in fermento anche per lo svelamento della statua di Marx dalle dimensioni mastodontiche - 5,5 metri di altezza - opera dello scultore cinese Wu Weishan e dono della Repubblica popolare cinese dove il padre del comunismo è stato celebrato con un discorso solenne del presidente Xi Jinping pronunciato al Palazzo del Popolo di Pechino.
Cina - Il più grande pensatore dei tempi moderni
L'autore del "Capitale" resta "il tutore rivoluzionario del proletariato e dei lavoratori nel mondo intero (...) e il più grande pensatore dei tempi moderni", ha dichiarato Xi Jinping, che dal suo arrivo al potere ha enfatizzato il richiamo al pensiero marxista.
Il Partito comunista cinese (Pcc), al potere dal 1949, resterà "il guardiano" del marxismo, ha promesso il presidente, che ha
raffozato decisamente il potere della leadership a Pechino dal suo arrivo alla testa del Partito e dello Stato.
La Cina popolare, dai tempi del fondatore Mao Zedong, ha profondamente cambiato faccia. Ha riabilitato la proprietà privata, adottando un'economia di mercato "con caratteristiche cinesi" e diventando la seconda potenza economica mondiale. Nel paese dove si contano non meno di 370 miliardari (in dollari), intanto, le ineguaglianze sono sempre più in crescita.
Russia - Marx, chi era costui?
Secondo un sondaggio del centro demoscopico statale Vtsiom commissionato in occasione del bicentenario della nascita
dell'autore de il Capitale, la maggioranza dei russi non conosce, sostanzialmente, i contenuti della dottrina marxista.
I dati raccontano anche una frattura generazionale. Se, infatti, tra chi ha più di 60 anni ben il 70% dice di conoscere "bene" chi sia Karl Marx, la percentuale fra i giovani di un'età compresa fra i 18-24 anni cala drasticamente al 25% (con un 50% che dice di "averne sentito parlare"); il 7% di loro confessa poi di "non sapere" minimamente chi sia. Questo per quanto riguarda la figura
storica in sè. Quando si passa al contenuto dei suoi studi, che per l'appunto formano la base delle teorie socialiste, il 66% degli intervistati ha avuto difficoltà a rispondere mentre il 16% ha confidato di non sapere nulla del marxismo. Alcuni poi hanno attribuito a Marx frasi, teorie o slogan in realtà appartenuti ad altri padri storici del socialismo reale, come Lenin.
In un lungo editoriale dedicato al bicentenario della nascita dell'autore del Capitale, la Rossiskaia Gazeta, il quotidiano che fa capo al governo russo, sostiene che "Karl Marx in realtà odiava la Russia" e "che fu Lenin a "mitizzarlo", essenzialmente per esigenze politiche". Il quotidiano, nell'articolo, rilegge gli scritti del filosofo dedicati alla Russia (zarista) giustapponendoli alla
situazione politica attuale notando che, spesso e volentieri, "paiono scritti oggi". Insomma, per Marx la Russia era il "baluardo della reazione mondiale" e una "minaccia all'umanità libera", non le si poteva "dare fiducia" e anzi era necessario "farle la guerra per spingerla fuori dalla Storia" oppure "sottometterla alla nazioni progressiste". Che, nota il quotidiano, per Marx erano paesi capitalisti come "Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti".
Karl Marx, la vita
Karl Marx nasce a Treviri (in tedesco Trier), città del Land tedesco della Renania-Palatinato, il 5 maggio 1818. Dopo aver ricevuto un'educazione ispirata a valori razionalistici e liberali, si dedica al giornalismo politico, come caporedattore della 'Gazzetta renana', ma, nel 1843, è costretto a trasferirsi a Parigi a causa della chiusura del giornale da parte del governo prussiano. Nella capitale francese conosce Engels, con il quale stringe un'amicizia che durerà tutta la vita. Aderisce al partito comunista e, nel 1847, viene incaricato, insieme a Engels, di elaborare per la Lega dei comunisti un documento teorico-programmatico, il Manifesto del partito comunista, edito nel 1848. Nel 1866 Marx inizia il primo libro del Capitale, ma il secondo ed il terzo volume appariranno postumi nel 1885 e nel 1894. Marx muore a Londra il 14 marzo 1883.
La città è in fermento anche per lo svelamento della statua di Marx dalle dimensioni mastodontiche - 5,5 metri di altezza - opera dello scultore cinese Wu Weishan e dono della Repubblica popolare cinese dove il padre del comunismo è stato celebrato con un discorso solenne del presidente Xi Jinping pronunciato al Palazzo del Popolo di Pechino.
Cina - Il più grande pensatore dei tempi moderni
L'autore del "Capitale" resta "il tutore rivoluzionario del proletariato e dei lavoratori nel mondo intero (...) e il più grande pensatore dei tempi moderni", ha dichiarato Xi Jinping, che dal suo arrivo al potere ha enfatizzato il richiamo al pensiero marxista.
Il Partito comunista cinese (Pcc), al potere dal 1949, resterà "il guardiano" del marxismo, ha promesso il presidente, che ha
raffozato decisamente il potere della leadership a Pechino dal suo arrivo alla testa del Partito e dello Stato.
La Cina popolare, dai tempi del fondatore Mao Zedong, ha profondamente cambiato faccia. Ha riabilitato la proprietà privata, adottando un'economia di mercato "con caratteristiche cinesi" e diventando la seconda potenza economica mondiale. Nel paese dove si contano non meno di 370 miliardari (in dollari), intanto, le ineguaglianze sono sempre più in crescita.
Russia - Marx, chi era costui?
Secondo un sondaggio del centro demoscopico statale Vtsiom commissionato in occasione del bicentenario della nascita
dell'autore de il Capitale, la maggioranza dei russi non conosce, sostanzialmente, i contenuti della dottrina marxista.
I dati raccontano anche una frattura generazionale. Se, infatti, tra chi ha più di 60 anni ben il 70% dice di conoscere "bene" chi sia Karl Marx, la percentuale fra i giovani di un'età compresa fra i 18-24 anni cala drasticamente al 25% (con un 50% che dice di "averne sentito parlare"); il 7% di loro confessa poi di "non sapere" minimamente chi sia. Questo per quanto riguarda la figura
storica in sè. Quando si passa al contenuto dei suoi studi, che per l'appunto formano la base delle teorie socialiste, il 66% degli intervistati ha avuto difficoltà a rispondere mentre il 16% ha confidato di non sapere nulla del marxismo. Alcuni poi hanno attribuito a Marx frasi, teorie o slogan in realtà appartenuti ad altri padri storici del socialismo reale, come Lenin.
In un lungo editoriale dedicato al bicentenario della nascita dell'autore del Capitale, la Rossiskaia Gazeta, il quotidiano che fa capo al governo russo, sostiene che "Karl Marx in realtà odiava la Russia" e "che fu Lenin a "mitizzarlo", essenzialmente per esigenze politiche". Il quotidiano, nell'articolo, rilegge gli scritti del filosofo dedicati alla Russia (zarista) giustapponendoli alla
situazione politica attuale notando che, spesso e volentieri, "paiono scritti oggi". Insomma, per Marx la Russia era il "baluardo della reazione mondiale" e una "minaccia all'umanità libera", non le si poteva "dare fiducia" e anzi era necessario "farle la guerra per spingerla fuori dalla Storia" oppure "sottometterla alla nazioni progressiste". Che, nota il quotidiano, per Marx erano paesi capitalisti come "Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti".
Karl Marx, la vita
Karl Marx nasce a Treviri (in tedesco Trier), città del Land tedesco della Renania-Palatinato, il 5 maggio 1818. Dopo aver ricevuto un'educazione ispirata a valori razionalistici e liberali, si dedica al giornalismo politico, come caporedattore della 'Gazzetta renana', ma, nel 1843, è costretto a trasferirsi a Parigi a causa della chiusura del giornale da parte del governo prussiano. Nella capitale francese conosce Engels, con il quale stringe un'amicizia che durerà tutta la vita. Aderisce al partito comunista e, nel 1847, viene incaricato, insieme a Engels, di elaborare per la Lega dei comunisti un documento teorico-programmatico, il Manifesto del partito comunista, edito nel 1848. Nel 1866 Marx inizia il primo libro del Capitale, ma il secondo ed il terzo volume appariranno postumi nel 1885 e nel 1894. Marx muore a Londra il 14 marzo 1883.