Le inondazioni rovinano la festa nazionale del Belgio: a Pepinster e Verviers si spala il fango
Il giorno di festa dopo il giorno di lutto nazionale. Sottotono il Belgio deve fare i conti con le inondazioni e con i morti e gli sfollati
Toni bassi nel giorno della festa nazionale del Belgio, che commemora il giuramento di Leopoldo I del 21 luglio 1890. A Pepinster e Verviers, città simbolo della catastrofe, e in altre località come Theux resta il lutto per i 31 morti causati dalle inondazioni, per le abitazioni devastate, per i tanti costretti a evacuare. La crisi sanitaria, con i contagi in forte rialzo, e il maltempo stanno creando seri problemi in quest'area del Paese.
Come è già successo in Germania e in Olanda anche qui è tempo di bilanci, è tempo di mettersi al lavoro e cercare di ritornare alla quotidianità perduta. Residenti e volontari spalano il fango e separano le cose da tenere dalle cose da buttare.
A Verviers nei giorni scorsi si è celebrata una cerimonia ufficiale alla presenza del re Filippo del Belgio, del primo ministro Alexander De Croo e del presidente della Vallonia, Elio Di Rupo. Un minuto di silenzio e poi l'impegno preso da De Croo sottoscritto in una lettera alle persone colpite dal maltempo: "Noi, il governo, faremo tutto il possibile per sostenere le famiglie e le comunità che sono state colpite. Non vi abbandoneremo". Il resto d'Europa si è unito al ricordo delle vittime issando bandiere a mezz'asta.
Come è già successo in Germania e in Olanda anche qui è tempo di bilanci, è tempo di mettersi al lavoro e cercare di ritornare alla quotidianità perduta. Residenti e volontari spalano il fango e separano le cose da tenere dalle cose da buttare.
A Verviers nei giorni scorsi si è celebrata una cerimonia ufficiale alla presenza del re Filippo del Belgio, del primo ministro Alexander De Croo e del presidente della Vallonia, Elio Di Rupo. Un minuto di silenzio e poi l'impegno preso da De Croo sottoscritto in una lettera alle persone colpite dal maltempo: "Noi, il governo, faremo tutto il possibile per sostenere le famiglie e le comunità che sono state colpite. Non vi abbandoneremo". Il resto d'Europa si è unito al ricordo delle vittime issando bandiere a mezz'asta.