Sembra un Burqa ma c'è un messaggio di libertà sotto il costume di Burang delle donne tibetane
Queste foto scattate nel villaggio di Kegya, nella prefettura di Nagri, al confine tra Tibet e Nepal, mostrano donne vestite nel tradizionale costume di Burang.
Questo abbigliamento, che ha prima vista può apparire opprimente per quanto variopinto, ha una storia millenaria ed è famoso per la ricchezza dei suoi mille accessori colorati di cera d'api, perle, coralli e delicate decorazioni d'oro e d'argento e a questo sfarzo deve il suo nome: il "costume del pavone".
Dietro questo nome c'è una leggenda che si tramanda da secoli secondo cui nel villaggio viveva una principessa dal cuore gentile e amata, che però subiva le vessazioni da parte delle altre mogli del principe. Un giorno, la storia racconta, si trasformò in un pavone e volò via.
Da allora le donne del villaggio ricordano il volo liberatorio della principessa indossando il costume del pavone.