Google verso Cuba, dopo l’incontro Castro con Obama
Durante la sua visita a L'Avana, Barack Obama annuncia un accordo tra Google e le autorità locali per sviluppare la rete wi-fi e la banda larga sull'isola.
La notizia non avrebbe nulla di sorprendente in qualsiasi altro paese dell'emisfero. Ma la recente visita a Cuba di quattro alti dirigenti, tra cui il direttore esecutivo di Google, Eric Schmidt, ha avuto un effetto virale sulla rete. Personaggi come questi arrivano a uno dei pochi paesi al mondo che non possono accedere a molti dei servizi che il gigante di Internet, con sede a Mountain View, in California, offrono a tutto il mondo, se non a Cuba per le leggi ingiuste come quello del bloqueo economico da parte degli Stati Uniti contro Cuba.
Sono delle scatolette bianche disseminate qua e là in diversi punti a L'Avana e i cubani vi si ammassano intorno come api sul miele. L'oggetto del desiderio a Cuba si chiama router, il dispositivo magico che mette in contatto con il mondo l'isola caraibica. In città ci sono circa otto punti 'hot-spot' e sono diventati come una seconda piazza per la gente, che attende ora la rivoluzione di internet. Il servizio per ora è offerto dall'unica compagna di telecomunicazioni controllata dal governo a Cuba, la Etecsa, che avendo il monopolio e, in mancanza di infrastrutture, fa pagare a caro prezzo un'ora di connessione wi-fi. La tariffa per una scheda costa, infatti, due dollari l'ora, che a Cuba equivale quasi a uno stipendio di due giorni di lavoro.
«Il wi-fi costa caro - spiega all'agenzia Ansa Martino Soreano, 21 anni, studente - è come il 10% di un salario medio, ma la gente è disposta a tutto pur di connettersi. Spero che la visita di Obama possa portare anche infrastrutture per avere un accesso più economico a internet». Soriano ha spiegato anche che, a causa del prezzo proibitivo, i cubani si ingegnano con qualsiasi espediente, come quello di vendere a metà prezzo la loro connessione. «Il problema qui - dice Alejandro Marrito, 30 anni, impiegato - è che non esiste la connessione via cavo quindi tutto funziona via satellite e questo spiega sia il costo elevato sia le difficoltà a volte di connettersi, specialmente nelle ore di punta».
Le cosiddette ore di punta a L'Avana non passano inosservate e sono una delle curiosità per i turisti perché si vedono decine di cubani con smartphone, tablet o computer che videochiamano amici e familiari all'estero. È la loro finestra sul mondo. «Anche se alcune persone qui hanno l'iPhone - racconta un giovane che preferisce restare anonimo - non è possibile usare FaceTime, l'alternativa è una app chiamata Imo».
Un futuro all'insegna di internet è anche la speranza di Adriana Aguilar, che gestisce un salone di bellezza. «Io amo la mia terra - spiega - ma voglio avere la possibilità di vedere il mondo e finché non potrò viaggiare, internet può soddisfare la mia curiosità». Anche Adriana confida nel presidente americano, tuttavia è scettica sul fatto che l'arrivo di infrastrutture faccia scendere il prezzo per la connessione internet. A parte il wi-fi pubblico, inoltre, la connessione privata è proibita e solo alcune categorie di privilegiati possono avere accesso al servizio. Il costo è di circa 120 dollari, una cifra che la maggior parte dei cubani guadagna in un anno. A Cuba solo il 5% della popolazione - come riferisce Fortune - ha accesso a internet.