Alberto Cirio a Rainews24: "Non è tempo di movida, ma di attenzione e serietà"
Il presidente della Regione Piemonte ospite di Newsroom Italia
Il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, è intervenuto a Newsroom Italia di RaiNews24 dove, intervistato da Paolo Poggio, ha parlato dei danni causati dal maltempo in Piemonte, quantificati in un miliardo di euro.
"Noi qui in Piemonte le stime le facciamo con il metodo sabaudo", ha detto il governatore per sottolineare che la cifra indicata non è campata in aria. "La stima che abbiamo fatto deriva dalla prima valutazione fatta dai comuni. Abbiamo quasi 120 comuni colpiti. Le opere di somma urgenza si aggirano attorno ai 300 milioni di euro. Cioè, per riportare la sicurezza nell'immediato ai nostri territori. Poi si sommano le opere per non avere più le problematiche di oggi in considerazione del fatto che il confine con la Francia del Col di Tenda è completamente franato. Abbiamo ponti importanti come Romagnano Sesia che hanno necessità di interventi strutturali. Sono interventi di ingegneria idraulica che hanno un costo molto elevato. A questo poi non possiamo non aggiungere i privati. Non possiamo fare come in tanti posti poi è accaduto nel nostro paese dove poi i privati sono stati lasciati al fondo, ultimi".
"La nostra è una stima corretta, fatta presuntivamente su dati tecnici che Genio civile e uffici della Regione insieme ai sindaci hanno stilato. C'è dentro tutta la fetta dei danni ai privati. Noi a un'azienda che stata facendo fatica a ripartire , e ce ne sono a centinaia in Piemonte, non possiamo lasciarla sola mai. Figuriamoci oggi che arriva dal covid e dal lockdown. Questa situazione potrebbe essere il colpo di grazia definitivo".
Per quanto riguarda il confronto con il governo sulle misure anti covid, "abbiamo parlato solo della misura delle mascherine anche all'aperto, misura che io avevo già adottato in tutte le aree pertinenziali delle scuole e del trasporto scolastico. Per ora il governoci ha prospettato una via che non prevede chiusure anticipate delle attività. In questa fase richiamiamo tutti al rispetto rigoroso delle regole per evitare di avere chiusure che sarebbero devastanti per l'economia. Evitarle dipende da noi, rispettando le regole del distanziamento, del non assembramento. La movida è una festa e non è tempo di movida, è tempo di attenzione e serietà. Vogliamo tutelare la salute e non vogliamo ritornare a chiusure che vorrebbero dire la morte del nostro paese".
"Noi qui in Piemonte le stime le facciamo con il metodo sabaudo", ha detto il governatore per sottolineare che la cifra indicata non è campata in aria. "La stima che abbiamo fatto deriva dalla prima valutazione fatta dai comuni. Abbiamo quasi 120 comuni colpiti. Le opere di somma urgenza si aggirano attorno ai 300 milioni di euro. Cioè, per riportare la sicurezza nell'immediato ai nostri territori. Poi si sommano le opere per non avere più le problematiche di oggi in considerazione del fatto che il confine con la Francia del Col di Tenda è completamente franato. Abbiamo ponti importanti come Romagnano Sesia che hanno necessità di interventi strutturali. Sono interventi di ingegneria idraulica che hanno un costo molto elevato. A questo poi non possiamo non aggiungere i privati. Non possiamo fare come in tanti posti poi è accaduto nel nostro paese dove poi i privati sono stati lasciati al fondo, ultimi".
"La nostra è una stima corretta, fatta presuntivamente su dati tecnici che Genio civile e uffici della Regione insieme ai sindaci hanno stilato. C'è dentro tutta la fetta dei danni ai privati. Noi a un'azienda che stata facendo fatica a ripartire , e ce ne sono a centinaia in Piemonte, non possiamo lasciarla sola mai. Figuriamoci oggi che arriva dal covid e dal lockdown. Questa situazione potrebbe essere il colpo di grazia definitivo".
Per quanto riguarda il confronto con il governo sulle misure anti covid, "abbiamo parlato solo della misura delle mascherine anche all'aperto, misura che io avevo già adottato in tutte le aree pertinenziali delle scuole e del trasporto scolastico. Per ora il governoci ha prospettato una via che non prevede chiusure anticipate delle attività. In questa fase richiamiamo tutti al rispetto rigoroso delle regole per evitare di avere chiusure che sarebbero devastanti per l'economia. Evitarle dipende da noi, rispettando le regole del distanziamento, del non assembramento. La movida è una festa e non è tempo di movida, è tempo di attenzione e serietà. Vogliamo tutelare la salute e non vogliamo ritornare a chiusure che vorrebbero dire la morte del nostro paese".