Michael Schumacher è a Parigi sotto falso nome: non è la prima volta. Ospedale blindato
Nel 2013 l'ex pilota tedesco è rimasto coinvolto in un incidente sugli sci a Méribel, nella Savoia francese, che l'ha costretto al coma farmacologico e a lunghi mesi di degenza in una clinica svizzera. Sulle sue condizioni la famiglia ha mantenuto il più stretto riserbo. Discrezione che si è protratta sulle successive terapie alle quali lo sportivo si starebbe sottoponendo al Georges Pompidou di Parigi
Michael Schumacher è a Parigi, arrivato in ambulanza dalla Svizzera presso l'ospedale che porta il nome dell'ex premier francese Georges Pompidou. Non è la prima volta, è già successo in passato che il campione di Formula 1 sia stato ricoverato in gran segreto in Francia. Come da procedura, l'ospedalizzazione è avvenuta sotto falso nome. Ciò non è bastato a proteggere lo sportivo dalla permanenza nella struttura. C'è un servizio d'ordine impenetrabile all'interno dell'ospedale che vieta qualsiasi accesso al reparto di rianimazione chirurgica e traumatologica. È qui che Schumi sarà sottoposto a una terapia "top secret" che, stando all'ipotesi più plausibile, dovrebbe consistere in una trasfusione di cellule staminali.
Secondo Le Parisien, il tedesco era accompagnato da un corteo di una dozzina di persone, fra medici e assistenti. Presente il famoso chirurgo ortopedico Gérard Saillant, amico personale del pilota. Alle 15.40 la barella è arrivata al primo piano all'interno dell'Unità di monitoraggio continuo del Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare, con una copertura, blu scuro, necessaria per oscurare il corpo e il viso per ragioni di privacy.
La terapia
Alla base del trattamento, praticato dal professor Philippe Menasché, dovrebbe esserci la trasfusione di cellule staminali nell'organismo per ottenere un'azione "anti-infiammatoria sistemica". Menasché, celebre chirurgo cardiaco, è un pioniere della terapia cellulare nella cura dell'insufficienza cardiaca, e membro del consiglio d'amministrazione dell'Istituto del cervello e del midollo spinale.
L'incidente e le operazioni
In seguito alla caduta dagli sci a Meribel, il 29 dicembre 2013, Schumi riportò una "grave lesione alla testa". Fu immediatamente operato, ma le sue condizioni rimasero critiche. Dopo due interventi chirurgici, quattro settimane di coma artificiale e diversi mesi in rianimazione, l'ex pilota della Ferrari lasciò nel giugno 2014 l'ospedale di Grenoble per quello di Vaud a Losanna, per poi tornare nella sua casa svizzera a Gland, sulle rive del Lago di Ginevra.
Secondo Le Parisien, il tedesco era accompagnato da un corteo di una dozzina di persone, fra medici e assistenti. Presente il famoso chirurgo ortopedico Gérard Saillant, amico personale del pilota. Alle 15.40 la barella è arrivata al primo piano all'interno dell'Unità di monitoraggio continuo del Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare, con una copertura, blu scuro, necessaria per oscurare il corpo e il viso per ragioni di privacy.
La terapia
Alla base del trattamento, praticato dal professor Philippe Menasché, dovrebbe esserci la trasfusione di cellule staminali nell'organismo per ottenere un'azione "anti-infiammatoria sistemica". Menasché, celebre chirurgo cardiaco, è un pioniere della terapia cellulare nella cura dell'insufficienza cardiaca, e membro del consiglio d'amministrazione dell'Istituto del cervello e del midollo spinale.
L'incidente e le operazioni
In seguito alla caduta dagli sci a Meribel, il 29 dicembre 2013, Schumi riportò una "grave lesione alla testa". Fu immediatamente operato, ma le sue condizioni rimasero critiche. Dopo due interventi chirurgici, quattro settimane di coma artificiale e diversi mesi in rianimazione, l'ex pilota della Ferrari lasciò nel giugno 2014 l'ospedale di Grenoble per quello di Vaud a Losanna, per poi tornare nella sua casa svizzera a Gland, sulle rive del Lago di Ginevra.