La seconda vita della mitica Calypso. La nave di Cousteau sarà restaurata a Genova
Calypso, la celebre nave d'esplorazione sottomarina del comandante francese Jacques-Yves Cousteau, sarà restaurata in Italia. "La Calypso è la Tour Eiffel dell'ambiente, simbolo mondiale per l'esplorazione degli oceani", diceva lo scorso gennaio Francine Cousteau, vedova del celebre oceanografo, che ora spera di poterla rimettere in acqua nel 2018. Grazie a lei e al contributo di anonimi benefattori, la vecchia carcassa di 43 metri, da tempo lasciata marcire nei cantieri Piriou di Concarneau, arriverà a Genova dalla Bretagna. Le immagini del carico eccezionale trainato da un grosso camion che verrà poi imbarcato su un cargo diretto a Genova stanno facendo il giro delle tv transalpine.
"L'idea è di rimettere la nave esattamente nelle condizioni in cui era nel 1996", spiega Patrice Quesnel, coordinatore del programma di riabilitazione dell'imbarcazione che per oltre 35 volte ha fatto il giro del mondo. Nei cantieri liguri verrà rimessa completamente a nuovo con l'ambizione di diventare "un ambasciatore ecologico nel mondo". Il costo del restauro viene stimato tra gli 8 e i 10 milioni di euro.
Il comandante Cousteau è morto quasi vent'anni fa. Nel 1950 il milionario irlandese Thomas Loel Guinness, discendente della famiglia dei fondatori dell’omonima birra, acquistò un ex dragamine in pino dell'Oregon, classe BYMS della Royal Navy, e lo affittò a Cousteau, presidente delle Campagne Oceanografiche Francesi, per la cifra simbolica di un franco francese all’anno. La nave fu ribattezzata Calypso in onore della ninfa che trattenne Ulisse sulla sua isola per sette anni e fu equipaggiata per la ricerca oceanografica, con una camera di osservazione subacquea sotto la prua, un mini sommergibile e con attrezzature per le riprese subacquee e iniziò e esplorare gli oceani. Grazie ai racconti di questi viaggi, nel 1955, Cousteau vinse, con “Le Monde du Silence“, la Palma d’Oro al Festival di Cannes e il premio Oscar nella categoria documentari.
La Calypso affondò nel gennaio 1996 dopo essere stata inavvertitamente speronata da una chiatta nel porto di Singapore. Fu trasportata nel porto di Marsiglia e, dopo un periodo di riparazioni, rimorchiata nel 1998 nel bacino di carenaggio di La Rochelle, per farla diventare un museo galleggiante. Dal 2007 si trovava presso i cantieri navali Piriou a Concarneau per i lavori di restauro sospesi però nel 2009.