Estremo, controverso: 40 anni fa usciva Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato
La pellicola viene considerata di culto da autori come Quentin Tarantino e Oliver Stone. Alla sua uscita generò grandi polemiche
Quaranta anni fa, il 7 febbraio del 1980, usciva nelle sale italiane - prima di essere sequestrato perché "contrario al buon costume e alla morale", il film più celebre di Ruggero Deodato, Cannibal Holocaust, stroncato all'epoca dalle recensioni, poi tornato nei cinema con dei tagli, premiato dal pubblico internazionale con 200 milioni di dollari di incasso, definito "capolavoro" da Variety, "classico cult" da Hollywood Reporter, il "film più controverso mai realizzato" dal Guardian, "uno dei più grandi titoli di tutti i tempi" da Tarantino, proiettato alla Mostra d'Arte cinematografica di Venezia in una retrospettiva e citato da cineasti come Eli Roth e Nicolas Winding Refn. Francesco Gatti lo ha incontrato al Wisdomless Club di Fabrizio Ghilardi, locale romano dagli ambienti molto evocativi. Nel montaggio Andrea Vaccarella mette in evidenza con uno split screen le somiglianze tra il film e Platoon di Oliver Stone. Nelle immagini vediamo Deodato accennare al pianoforte More, contenuta in Mondo Cane. Tra i temi trattati nell'intervista l'efferatezza delle immagini, l'uso della colonna sonora, l'incontro con Tarantino. E i dubbi del regista, all'epoca, rispetto alla sua opera, così cruda: "Quando ho montato il film ho detto: Madonna che ho fatto?"