Ritorna in funzione la funivia di Sarajevo, simbolo della città
Era ferma dal 6 aprile 1992, secondo giorno dell'assedio più lungo e terribile della storia moderna: 1.425 giorni sotto il tiro dei cecchini serbi
A Sarajevo torna in funzione la funivia sul monte Trebevic che diventa, venticinque anni dopo la sua distruzione durante i giorni dell'assedio della città nel conflitto del 1992-95, l'ultimo simbolo della capitale bosniaca a essere ricostruito. Inaugurata nel 1959, la sua ricostruzione si deve a Edmond Offermann, fisico americano di origini olandesi, sposato con una donna di origini bosniache: Offerman ha donato 4 milioni di dollari (3 milioni di euro) per la sua ricostruzione, quasi la metà dell'investimento totale. "Quando sono tornato a Sarajevo nel 1998, dopo la fine della guerra, ho visto le tracce della funivia e mi sono allora reso conto dell'importanza di ristabilire il legame tra la città e la montagna", ha dichiarato Offermann. La funivia, che arriva fino a 1.160 metri d'altezza, unisce Sarajevo al monte Trebevic e attraversa il confine tra le due entità riconosciute dagli Accordi di Dayton nella Bosnia Erzegovina: la stazione superiore è infatti situata nella Republika Srpska e quella inferiore nella Federazione di Bosnia Erzegovina. Da qui il significato simbolico della riattivazione dell'impianto, che segna una pagina nuova nelle relazioni tra le varie comunità del Paese.
"Abbiamo ricostruito l'ultimo dei simboli distrutti di Sarajevo. Questo progetto non sarebbe stato possibile senza Offernann e sua moglie Maja, due persone da ammirare. Questo è un monumento al loro amore", ha dichiarato il sindaco di Sarajevo, Abdulah Skaka. "Penso che la funivia sia, assieme alla Biblioteca nazionale, uno dei simboli più importanti della città. Non ho mai inviato una cartolina di Sarajevo che non avesse sopra l'immagine della funivia", ha detto Zijo Rizvanbegovic, cantante di Valentino, gruppo rock popolare negli anni Ottanta nella ex Yugoslavia, di cui la Bosnia faceva parte. Durante l'assedio di Sarajevo, durato 44 mesi, più di 11mila persone sono state uccise, di cui 1.600 bambini e adolescenti.
"Abbiamo ricostruito l'ultimo dei simboli distrutti di Sarajevo. Questo progetto non sarebbe stato possibile senza Offernann e sua moglie Maja, due persone da ammirare. Questo è un monumento al loro amore", ha dichiarato il sindaco di Sarajevo, Abdulah Skaka. "Penso che la funivia sia, assieme alla Biblioteca nazionale, uno dei simboli più importanti della città. Non ho mai inviato una cartolina di Sarajevo che non avesse sopra l'immagine della funivia", ha detto Zijo Rizvanbegovic, cantante di Valentino, gruppo rock popolare negli anni Ottanta nella ex Yugoslavia, di cui la Bosnia faceva parte. Durante l'assedio di Sarajevo, durato 44 mesi, più di 11mila persone sono state uccise, di cui 1.600 bambini e adolescenti.