Conti offshore alle Bermuda, anche i Legionari di Cristo fanno "mea culpa"
Lo scandalo sui paradisi fiscali ha travolto anche la congregazione, presente in tutto il mondo ma con una maggiore incidenza in Messico, Spagna, Argentina e Italia
Avevano ammesso le loro colpe per gli abusi sessuali commessi da padre Marcial Maciel Degollado sui seminaristi e tornano a fare "mea culpa" per i conti offshore che il fondatore, costretto da Ratzinger a lasciare il sacerdozio prima di morire, ha aperto nei paradisi fiscali. A parlare dei "peccati commessi dai Legionari di Cristo" è Chiara Lucifero, ufficio stampa per l'Italia. Si tratta di due società che, secondo il portavoce dell'ufficio internazionale della congregazione, padre Aaron Smith, "sono state già chiuse".
Secondo l'indagine giornalistica, il fondatore della Legione di Cristo, il messicano Marcial Maciel Degollado, ha aperto su consiglio di Appleby, uno degli studi coinvolti nello scandalo, una società alle Bermuda nel 1992: "The Society for Better Education". Qualche anno più tardi viene creata un'altra società: l'"International Volunteer Services". Entrambe, stando all'inchiesta, avrebbero alimentato il fondo di fiducia Ecyph Limited, con sede alle Isole Vergini Britanniche. Su questi conti sarebbero transitati i circa 300 milioni di dollari all'anno: ricavi di scuole, collegi e università - 160 mila studenti formati da 900 sacerdoti, i Legionari - sparse in tutto il mondo ma con una maggiore incidenza in Messico, Spagna, Argentina e Italia. In particolare, nei database di Appleby, tutta la rete finanziaria dei paradisi fiscali riconduce all'indirizzo di Via Aurelia 677, a Roma, dove si trova la sede Direzione Generale dei Legionari.
È stato dimostrato che Maciel, morto nel 2008, ha commesso abusi sessuali contro seminaristi, aveva diversi figli con donne diverse ed era un consumatore abituale di farmaci. Secondo le nuove rivelazioni, prima di essere sollevato dall'incarico, il 2 febbraio 2006, il sacerdote chiude la prima partnership in Bermuda. Solo nel 2010, quando la congregazione è intervenuta, con la nomina a direttore del cardinale Velasio de Paolis, viene liquidata la seconda società. Di conseguenza anche il fondo alle Isole Vergini.
Dai registri di Appleby c'è un conto alla Citibank di New York a nome di tre persone fedeli a Maciel: il sacerdote Jesus Quirce Andrés, il laico Mario Olivieri Sangiacomo e Javier Vargas Díez Barroso. Inoltre, tra i vari nomi legati ai Legionari, compare l'avvocato italiano Salvatore Trigila, come riposta Univision Noticias, che risulta liquidatore di una società, con sede nello stato americano del Delaware, a cui faceva capo il palazzo in cui Maciel è vissuto fino alla sua morte.
Secondo l'indagine giornalistica, il fondatore della Legione di Cristo, il messicano Marcial Maciel Degollado, ha aperto su consiglio di Appleby, uno degli studi coinvolti nello scandalo, una società alle Bermuda nel 1992: "The Society for Better Education". Qualche anno più tardi viene creata un'altra società: l'"International Volunteer Services". Entrambe, stando all'inchiesta, avrebbero alimentato il fondo di fiducia Ecyph Limited, con sede alle Isole Vergini Britanniche. Su questi conti sarebbero transitati i circa 300 milioni di dollari all'anno: ricavi di scuole, collegi e università - 160 mila studenti formati da 900 sacerdoti, i Legionari - sparse in tutto il mondo ma con una maggiore incidenza in Messico, Spagna, Argentina e Italia. In particolare, nei database di Appleby, tutta la rete finanziaria dei paradisi fiscali riconduce all'indirizzo di Via Aurelia 677, a Roma, dove si trova la sede Direzione Generale dei Legionari.
È stato dimostrato che Maciel, morto nel 2008, ha commesso abusi sessuali contro seminaristi, aveva diversi figli con donne diverse ed era un consumatore abituale di farmaci. Secondo le nuove rivelazioni, prima di essere sollevato dall'incarico, il 2 febbraio 2006, il sacerdote chiude la prima partnership in Bermuda. Solo nel 2010, quando la congregazione è intervenuta, con la nomina a direttore del cardinale Velasio de Paolis, viene liquidata la seconda società. Di conseguenza anche il fondo alle Isole Vergini.
Dai registri di Appleby c'è un conto alla Citibank di New York a nome di tre persone fedeli a Maciel: il sacerdote Jesus Quirce Andrés, il laico Mario Olivieri Sangiacomo e Javier Vargas Díez Barroso. Inoltre, tra i vari nomi legati ai Legionari, compare l'avvocato italiano Salvatore Trigila, come riposta Univision Noticias, che risulta liquidatore di una società, con sede nello stato americano del Delaware, a cui faceva capo il palazzo in cui Maciel è vissuto fino alla sua morte.