Cop25, Madrid. Greta Thunberg sprona governanti e adulti: "Non possiamo aspettare le elezioni"
In particolar modo agli adulti è rivolto il messaggio lanciato della giovanissima attivista svedese nell'ambito di un evento organizzato, durante la COP25 a Madrid, insieme a un'altra giovane attivista tedesca. Uno spazio che ha consentito agli scienziati, esclusi dal flusso mainstream, di potersi esprimere sui cambiamenti climatici
Gli appelli di Greta Thunberg sono chiari e coinvolgono, a vari livelli, tutti gli abitanti del mondo: "Votare è molto importante, la democrazia, però, non si esercita solo nel giorno delle elezioni, ma in ogni secondo. Non possiamo sederci ad aspettare il prossimo giorno delle elezioni, dobbiamo fare qualcosa oggi. Questa è la nostra responsabilità, pouché democratici cittadini".
La sedicenne, intervenuta all'evento Unite behind the science, organizzato durante la conferenza sul clima Cop25 a Madrid insieme alla tedesca Luisa Neubauer, di 23 anni, si è rivolta soprattutto agli adulti considerando che l'educazione dei bambini sul clima già è presente negli istituti scolastici. "Ci sono molte cose - ha proseguito - che ognuno di noi può fare nella vita quotidiana per ridurre l'impatto delle emissioni sul clima, ma soprattutto dobbiamo informare noi stessi e gli altri perché c'è una mancanza d'informazione enorme. Abbiamo bisogno di diffondere consapevolezza". Per farlo, ha rinforzato l'attivista svedese, dobbiamo smettere di sentire questa emergenza climatica "come una crisi, ma sentirci parte di essa, non solo come individui ma come parte di un movimento in grado di aumentare l'empowerment delle persone".
"È molto importante dare spazio alla scienza nei programmi scolastici, ma è importante anche educare gli adulti, perché non sempre hanno accesso alle informazioni che avrebbero bisogno di avere", ha dichiarato Greta. "La mia voce e quella di Luisa sono state ascoltate molte volte, ma abbiamo bisogno di sentire scienziati ed esperti. Per questo li abbiamo invitati a condividere le loro conoscenze. Nei media mainstream non sono rappresentati, ma non c'è più tempo per lasciare fuori la scienza dal confronto", ha aggiunto Thunberg.
Dobbiamo esser sicuri, ha proseguito la sedicenne svedese, che "i messaggi degli scienziati arrivino alle persone affinché tutti possano comprendere. Abbiamo bisogno di creare consapevolezza" in merito a "contenuti che hanno disperato bisogno di essere diffusi". "Abbiamo creato questo evento", in altre parole "una conversazione con importanti scienziati del clima, per far sentire la loro voce più forte". Al confronto hanno partecipato Ko Barrett e Youba Sokona, vicepresidenti del gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc), Rachel Cleetus della Union of Concerned Scientists (Ucs), Sivan Kartha dello Stockholm Environment Institute (Sei) e William Moomaw della The Fletcher School of Law and Diplomacy e Tufts University.
La sedicenne, intervenuta all'evento Unite behind the science, organizzato durante la conferenza sul clima Cop25 a Madrid insieme alla tedesca Luisa Neubauer, di 23 anni, si è rivolta soprattutto agli adulti considerando che l'educazione dei bambini sul clima già è presente negli istituti scolastici. "Ci sono molte cose - ha proseguito - che ognuno di noi può fare nella vita quotidiana per ridurre l'impatto delle emissioni sul clima, ma soprattutto dobbiamo informare noi stessi e gli altri perché c'è una mancanza d'informazione enorme. Abbiamo bisogno di diffondere consapevolezza". Per farlo, ha rinforzato l'attivista svedese, dobbiamo smettere di sentire questa emergenza climatica "come una crisi, ma sentirci parte di essa, non solo come individui ma come parte di un movimento in grado di aumentare l'empowerment delle persone".
"È molto importante dare spazio alla scienza nei programmi scolastici, ma è importante anche educare gli adulti, perché non sempre hanno accesso alle informazioni che avrebbero bisogno di avere", ha dichiarato Greta. "La mia voce e quella di Luisa sono state ascoltate molte volte, ma abbiamo bisogno di sentire scienziati ed esperti. Per questo li abbiamo invitati a condividere le loro conoscenze. Nei media mainstream non sono rappresentati, ma non c'è più tempo per lasciare fuori la scienza dal confronto", ha aggiunto Thunberg.
Dobbiamo esser sicuri, ha proseguito la sedicenne svedese, che "i messaggi degli scienziati arrivino alle persone affinché tutti possano comprendere. Abbiamo bisogno di creare consapevolezza" in merito a "contenuti che hanno disperato bisogno di essere diffusi". "Abbiamo creato questo evento", in altre parole "una conversazione con importanti scienziati del clima, per far sentire la loro voce più forte". Al confronto hanno partecipato Ko Barrett e Youba Sokona, vicepresidenti del gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc), Rachel Cleetus della Union of Concerned Scientists (Ucs), Sivan Kartha dello Stockholm Environment Institute (Sei) e William Moomaw della The Fletcher School of Law and Diplomacy e Tufts University.