Cop26. Greta Thunberg: "Obiettivo 1,5 gradi è possibile, ma finora i leader hanno fallito"
La giovane attivista per l'ambiente è a Glasgow per il summit Onu sul clima
Finally in Glasgow for the #COP26! And thank you for the very warm welcome…😅 pic.twitter.com/mK4vl7iTM1
— Greta Thunberg (@GretaThunberg) October 30, 2021
La stampa scozzese parla già di "Greta mania" descrivendo l'entusiasmo per la 18enne attivista, che nel 2018 creato i Fridays for future, movimento globale dei giovani per l'ambiente, che prima di arrivare a Glasgow ha fatto sosta a Londra, dove ha preso parte dalla protesta per chiedere alle istituzioni finanziare di smettere di dare fondi all'industria degli idrocarburi. Anche a Glasgow, Greta sarà la protagonista di una grande manifestazione che è stata organizzata per il 5 novembre dai Fridays for future scozzesi, ed è previsto un suo discorso a un altro rally il giorno seguente.
Intervistata nella città scozzese da Andrew Marr, anchorman del principale talk show politico domenicale della Bbc, la giovane paladina dell'ambiente ha risposto così sulla possibilità che l'obiettivo del surriscaldamento entro 1,5 gradi venga mantenuto: "Non lo so, in teoria è possibile. Ma sta a noi volere che succeda". Tuttavia - ha proseguito - "quando guardiamo all'insieme delle politiche (delineate finora), io penso che la conclusione che si può trarre è che l'azione sul clima non sia davvero la nostra maggiore priorità al momento".
Greta ha quindi sottolineato come i Paesi occidentali e ricchi, incluso il suo, la Svezia, abbiano "responsabilità maggiori" in termini di esempio da dare e di risorse da mettere a disposizione per aiutare le nazioni povere a finanziare i costi della transizione. Ma ha anche invocato la necessità di premere in particolare sulla Cina, che in questa fase storica ha un impatto cruciale sull'inquinamento e l'emissione di carbonio: "Si può sempre scaricare la colpa su qualcun altro, invece è importante lavorare insieme a livello internazionale e globale per far sì che ciascuno si muova verso la transizione e un'economia sostenibile, non ultimo facendo pressione sulla Cina che continua a costruire impianti a carbone, qualcosa che per me è fuori dalla realtà".
Commentando le parole carpite di recente da un video alla 95enne regina Elisabetta contro "i leader che parlano, ma non fanno" abbastanza sul fronte dei cambiamenti climatici, Greta si è detta poi convinta che "la maggior parte della gente sia d'accordo" con la sovrana britannica, assente per ragioni mediche alla conferenza di Glasgow, ma rappresentata - come già oggi al G20 di Roma - dall'erede al trono Carlo, ecologista storico.
Incalzata infine sulle proteste degli attivisti più radicali, ha replicato: "Per essere chiari, io credo che fintanto che nessuno si fa male far arrabbiare qualcuno sia a volte necessario. Il movimento nelle scuole del resto non sarebbe mai diventato così grande se non ci fosse stata tensione, se qualcuno non si fosse arrabbiato".