Corea del Nord: ufficio collegamento intercoreano totalmente distrutto da "immensa esplosione"
Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale
Dopo le minacce dei giorni scorsi in cui Pyongyang aveva dichiarato di voler invadere con l'esercito la zona demilitarizzata al confine, Kim Yo Jong, la sorella del leader nordcoreano Kim Jong Un, è passata ai fatti: aveva detto che la Corea del Sud avrebbe assistito "una scena tragica a proposito dell'inutile ufficio di collegamento completamente al collasso" come rappresaglia per l'incapacità di Seul di impedire agli attivisti di far volare volantini di propaganda oltre il confine.
Il video da YouTube/Cna
L'esplosione è avvenuta alle 14.50 ora locale. La radio di stato della Corea del Nord ha reso noto che l'ufficio di collegamento inter-coreano a Kaesong è stato "completamente distrutto" e Pyongyang ha aggiunto che "è stato abbattuto tragicamente da una immensa esplosione" alle 14:50 ora locale. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale.
L'ufficio di collegamento era stato aperto il 14 settembre del 2018 per facilitare gli scambi e la cooperazione intercoreana favorita dagli incontri al vertice tra Pyongyang e Seul. Contatti rallentati negli ultimi mesi, anche a causa dell'emergenza Coronavirus.
Corea del Nord: distruzione in linea con "lo stato d'animo della gente infuriata"
La Corea del Nord ha confermato di aver "completamente ridotto in rovine" l'ufficio intercoreano di collegamento tra le due Coree nella città di Kaesong, precisando di avere "messo in pratica il provvedimento di distruzione completa dell'ufficio nella zona industriale di Kaesong nel quadro dell'interruzione di tutte le linee di collegamento e comunicazione tra nord e sud". A specificarlo è stata l'agenzia Kcna, citata dalla sudcoreana Yonhap. La distruzione è in linea con "lo stato d'animo della gente infuriata decisa a costringere la feccia umana e quanti hanno dato protezione a tale feccia a pagare caro per i propri crimini", si legge nel comunicato, che allude agli attivisti e disertori che hanno diffuso lungo il confine volantini contenenti propaganda anti-Pyongyang.
Poche ore prima della detonazione, lo staff generale dell'esercito nordcoreano aveva citato un "piano d'azione" per avanzare nelle aree smilitarizzate in risposta alla propaganda degli attivisti di Seul. Sempre oggi sulle pagine del principale quotidiano del regime guidato da Kim Jong-un, il Rodong Sinmun, era apparso l'avvertimento di un "fulmine" che si sarebbe abbattuto sulle autorità sud-coreane, all'indomani dell'appello a Pyongyang del presidente sud-coreano, Moon Jae-in, di lasciare aperta la porta del dialogo. Un altro media del regime di Kim Jong-un, l'organo di propaganda Uriminzokkiri, aveva definito Moon "più idiota di qualsiasi altro presidente prima di lui" per avere gettato al vento l'opportunità di raggiungere la pace e la prosperità nella penisola coreana.
Corea del Sud: rammaricati ma serve fermezza
La Corea del Sud esprime "rammarico" per la demolizione dell'ufficio di collegamento inter-coreano di Kaesong da parte della Corea del Nord, ma minaccia di rispondere "con forza" se Pyongyang peggiorerà la situazione. Lo ha comunicato la Casa Blu, l'ufficio del presidente sud-coreano Moon Jae-in, che ha convocato il Consiglio di Sicurezza Nazionale per discutere le contromisure alla mossa di Pyongyang. La distruzione dell'ufficio di collegamento è "un atto che tradisce la speranza di tutto il popolo che vuole lo sviluppo delle relazioni inter-coreane e la pace durevole nella penisola coreana", si legge nel comunicato diffuso dall'agenzia Yonhap. "Mettiamo in guardia la Corea del Nord che se intraprenderà ulteriori azioni che aggravano la situazione, risponderemo con forza".
Kaesong, luogo simbolo della riunificazione
Facendo esplodere l'ufficio di collegamento di Kaesong, Pyongyang ha voluto colpire un luogo simbolo degli sforzi di riconciliazione e cooperazione tra Corea del nord e del sud. I due paesi avevano raggiunto l'intesa per creare la struttura congiunta permanente il 27 aprile 2018. Al suo interno, rappresentanti di Pyongyang e Seul avrebbero potuto discutere e "promuovere scambi tra civili e cooperazione", recitava la dichiarazione congiunta diffusa dopo l'incontro tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jae-in.
L'apertura dell'ufficio di collegamento era stata importante anche per il luogo in cui era stato deciso di istituirlo: Kaesong - la più meridionale delle città nordcoreane - dove a meno di 10 chilometri a sudest della città e ad appena cinque dalla zona coreana smilitarizzata, si trova il polo industriale già gestito in collaborazione dai due paesi, sviluppato su una superficie di 66 chilometri quadrati, modello di cooperazione economica, accessibile direttamente via strada e ferrovia dalla Corea del sud.
Iniziato a costruire nel giugno 2003, oggetto, nell'agosto dello stesso anno di un'intesa destinata a facilitare gli investimenti, ha aperto nel dicembre 2004. Cresciuto in pochi anni fino a coinvolgere 123 imprese sudcoreane che vi davano lavoro a 54mila nordcoreani il polo è stato chiuso nel 2016 per volontà del governo del presidente sudcoreano Park Geun-hye a causa dei continui test nucleari e missilistici nordcoreani. Nel 2013 il complesso era già rimasto chiuso per sei mesi ma aveva poi riaperto per volontà delle due parti, che si erano impegnate ad assicurarne il funzionamento indipendentemente dalla situazione politica.