Corea del Nord, un messaggio per Trump: due missili sulle rampe di lancio
La Corea del Nord ha costruito e preparato per il lancio due missili balistici intercontinentali. Secondo i media sudcoreani i servizi d'intelligence di Seul dispongono di immagini che mostrano i missili sulle piattaforme di lancio, scattate dai radar statunitensi a inizio settimana.
Due missili intercontinentali di nuova costruzione sarebbero stati messi a punto e montati sulle rampe mobili da parte della Corea del Nord in vista del test da effettuare in un futuro ravvicinato: lo riporta l'agenzia Yonhap citando in forma anonima diverse fonti militari sudcoreane.
Pyongyang, nella ricostruzione fatta, avrebbe fatto circolare le informazioni intenzionalmente al fine di "consegnare un
messaggio strategico" al presidente Usa eletto Donald Trump la cui cerimonia inaugurale si terrà domani. I due vettori sono stimati non oltre i 15 metri di lunghezza, meno dei 19-20 metri del KN-08 e i 17-18 metri del KN-14, per favorirne la mobilità. Seul e Washington stanno da tempo monitorando le mosse militari fatte dal regime, e secondo un funzionario del Comando di Stato maggiore congiunto sudcoreano è esclusa "la presenza di imminenti segnali di provocazione", anche se l'attenzione è alta per l'ordine di lancio che potrebbe maturare in ogni momento. Il ministero della Difesa del Sud non ha confermato l'ipotesi di missili di nuova e più avanzata tecnologia.
La notizia arriva dopo che a inizio gennaio la Corea del Nord aveva garantito di poter realizzare un test di missili balistici intercontinentali "in qualsiasi momento e luogo", accusando gli Usa di rappresentare "una minaccia nucleare sempre più perversa".
Pyongyang, nella ricostruzione fatta, avrebbe fatto circolare le informazioni intenzionalmente al fine di "consegnare un
messaggio strategico" al presidente Usa eletto Donald Trump la cui cerimonia inaugurale si terrà domani. I due vettori sono stimati non oltre i 15 metri di lunghezza, meno dei 19-20 metri del KN-08 e i 17-18 metri del KN-14, per favorirne la mobilità. Seul e Washington stanno da tempo monitorando le mosse militari fatte dal regime, e secondo un funzionario del Comando di Stato maggiore congiunto sudcoreano è esclusa "la presenza di imminenti segnali di provocazione", anche se l'attenzione è alta per l'ordine di lancio che potrebbe maturare in ogni momento. Il ministero della Difesa del Sud non ha confermato l'ipotesi di missili di nuova e più avanzata tecnologia.
La notizia arriva dopo che a inizio gennaio la Corea del Nord aveva garantito di poter realizzare un test di missili balistici intercontinentali "in qualsiasi momento e luogo", accusando gli Usa di rappresentare "una minaccia nucleare sempre più perversa".