Corea del Sud, migliaia di studenti tornano in classe, ma preoccupa la nuova ondata di contagi
Ci sono stati 40 casi nelle ultime 24 ore, il dato giornaliero più alto da inizio aprile
Le scuole sono addobbate come fosse il primo giorno di ritorno in classe dopo le vacanze estive. I bambini, accolti da pupazzi giganti, portano fiori alle maestre e si sottopongono al controllo della temperatura e alla disinfezione delle mani. Nelle aule, su ogni banco, troveranno un kit personale, mascherina e gel e contenitori dove riporre le cartelle e i i libri.
In Corea del Sud sono tornati in classe i più piccoli, i bimbi delle elementari, ma l'entusiasmo e il clima festoso sono stati frenati da una nuova ondata di contagi da coronavirus: 40 nelle ultime 24 ore, il dato giornaliero più alto da inizio aprile. Tra queste nuove infezioni, 37 sarebbero avvenute localmente e tre sono state importate dall'estero, secondo le autorità locali. L'ultima volta in cui il numero quotidiano dei contagi in Corea del Sud era stato così alto era l'8 aprile, quando le infezioni confermate furono 53.
Non riapriranno fino al primo giugno circa 200 scuole tra Seoul e la provincia di Nord Gyeongsang. Le autorità hanno fatto sapere che sette scuole elementari e cinque scuole materne della Capitale hanno deciso far slittare la riapertura dopo che un bimbo di sei anni è risultato positivo al covid-19. Anche in Nord Gyeongsang l'indicazione per 182 edifici scolastici è di riaprire il primo giugno, dopo che un maestro delle materne è risultato positivo al virus ieri.
Il quartiere della movida sotto osservazione
Il numero dei casi di Covid-19 in Corea del Sud è ricominciato a crescere dopo la scoperta di un cluster nel quartiere della movida di Itaewon, nella capitale Seoul. Secondo quanto hanno riferito i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (KCDC), ne sono stati rilevati altri 18, che portano il totale di questo focolaio a 255 contagi. Nella notte tra il 5 e 6 maggio, un 29enne ha frequentato cinque club e bar del famoso quartiere. In seguito il ragazzo è stato rilevato come positivo ed è partito un lavoro di individuazione dei possibili contatti avvenuti che ha portato a fare 83mila test per quest'unico caso. In tutto ieri il numero di infezioni rilevate è stato di 19, che porta il totale da inizio epidemia a 11.225. E' Il secondo giorno consecutivo che il numero di nuovi casi è rimasto sotto 20. Invece i decessi nell'ultimo giorno sono stati due, con un totale da inizio epidemia di 269.
Secondo gli esperti locali, anche l'ultimo focolaio individuato appare tutto sommato sotto controllo e le autorità sanitarie non stanno pensando di elevare il livello di distanziamento sociale, in un paese che non ha mai messo in campo un lockdown vero e proprio e ha contenuto l'epidemia in maniera considerata da molti esperti altamente efficiente. Resta tuttavia alta l'attenzione rispetto alle riaperture delle scuole. La scorsa settimana 440mila studenti delle scuole superiori sono ritornati tra i banchi. Oggi dovevano tornare sui banchi altri 2,37 milioni di studenti, ma alcuni dovranno aspettare il primo giugno.
In Corea del Sud sono tornati in classe i più piccoli, i bimbi delle elementari, ma l'entusiasmo e il clima festoso sono stati frenati da una nuova ondata di contagi da coronavirus: 40 nelle ultime 24 ore, il dato giornaliero più alto da inizio aprile. Tra queste nuove infezioni, 37 sarebbero avvenute localmente e tre sono state importate dall'estero, secondo le autorità locali. L'ultima volta in cui il numero quotidiano dei contagi in Corea del Sud era stato così alto era l'8 aprile, quando le infezioni confermate furono 53.
Non riapriranno fino al primo giugno circa 200 scuole tra Seoul e la provincia di Nord Gyeongsang. Le autorità hanno fatto sapere che sette scuole elementari e cinque scuole materne della Capitale hanno deciso far slittare la riapertura dopo che un bimbo di sei anni è risultato positivo al covid-19. Anche in Nord Gyeongsang l'indicazione per 182 edifici scolastici è di riaprire il primo giugno, dopo che un maestro delle materne è risultato positivo al virus ieri.
Il quartiere della movida sotto osservazione
Il numero dei casi di Covid-19 in Corea del Sud è ricominciato a crescere dopo la scoperta di un cluster nel quartiere della movida di Itaewon, nella capitale Seoul. Secondo quanto hanno riferito i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (KCDC), ne sono stati rilevati altri 18, che portano il totale di questo focolaio a 255 contagi. Nella notte tra il 5 e 6 maggio, un 29enne ha frequentato cinque club e bar del famoso quartiere. In seguito il ragazzo è stato rilevato come positivo ed è partito un lavoro di individuazione dei possibili contatti avvenuti che ha portato a fare 83mila test per quest'unico caso. In tutto ieri il numero di infezioni rilevate è stato di 19, che porta il totale da inizio epidemia a 11.225. E' Il secondo giorno consecutivo che il numero di nuovi casi è rimasto sotto 20. Invece i decessi nell'ultimo giorno sono stati due, con un totale da inizio epidemia di 269.
Secondo gli esperti locali, anche l'ultimo focolaio individuato appare tutto sommato sotto controllo e le autorità sanitarie non stanno pensando di elevare il livello di distanziamento sociale, in un paese che non ha mai messo in campo un lockdown vero e proprio e ha contenuto l'epidemia in maniera considerata da molti esperti altamente efficiente. Resta tuttavia alta l'attenzione rispetto alle riaperture delle scuole. La scorsa settimana 440mila studenti delle scuole superiori sono ritornati tra i banchi. Oggi dovevano tornare sui banchi altri 2,37 milioni di studenti, ma alcuni dovranno aspettare il primo giugno.