Coree, movimenti al confine. Truppe del Nord in due aree smilitarizzate
La sorella di Kim Jong-un respinge l'offerta di dialogo del presidente sudcoreano Moon
Le truppe della Corea del Nord si stanno riposizionando in due aree che erano state smilitarizzate in base agli accordi firmati con la Corea del Sud. Secondo quanto riferiscono i media nordcoreani, i militari saranno inviati nel parco industriale della città di Kaesong e sulle montagne di Kumgang nella costa orientale. Verranno inoltre ripristinati i posti di guardia nella zona cuscinetto che separa i due Paesi, hanno aggiunto le fonti.
All'indomani della demolizione dell'ufficio di collegamento intercoreano di Kaesong, la Kcna ha riferito in un dispaccio che Kim Yo-jong, la potente sorella del leader Kim Jong-un, ha respinto l'offerta di Seul di mandare al Nord inviati speciali dopo la distruzione del simbolo della cooperazione bilaterale, criticando la proposta del presidente sudcoreano Moon Jae-in di riavvio del dialogo.
Dal canto suo, la Corea del Sud avverte che non intende tollerare provocazioni. Le parole provenienti da Pyongyang, che accusano Moon di essere responsabile per il collasso delle relazioni inter-coreane, sono "scortesi e insensate", ha dichiarato il portavoce della Casa Blu, l'ufficio presidenziale sud-coreano, Yoon Do-han. "Non tollereremo più retorica e azioni prive di tatto" che danneggiano la fiducia reciproca tra i leader delle due Coree, ha aggiunto.
Yoon ha poi espresso rammarico per la decisione "unilaterale" di Pyongyang di svelare l'offerta sud-coreana di mandare un proprio inviato nel Paese per allentare le tensioni, chiedendo che sia almeno mantenuta "l'etichetta di base". I recenti atti provocatori, ha aggiunto un altro funzionario della Casa Blu citato dall'agenzia Yonhap, non saranno di aiuto a Pyongyang, che si dovrà ritenere responsabile di "tutte le conseguenze".
Intanto al confine sono state dislocate truppe sudcoreane.
Si dimette il ministro dell'Unificazione
"Mi dispiace di non essere stato all'altezza delle richieste e delle aspettative del nostro popolo per la pace e la prosperità nella penisola coreana". Si è espresso così il ministro dell'Unificazione della Corea del Sud, Kim Yeon-chul, che ha annunciato di aver offerto le sue dimissioni. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in non ha ancora accettato formalmente le sue dimissioni.
Zona demilitarizzata
La zona demilitarizzata coreana è la striscia di terra che divide a metà la penisola coreana, stabilita dalle disposizioni dell'accordo di armistizio coreano per fungere da zona cuscinetto tra il Nord e il Sud. La zona demilitarizzata (ZDC) è una barriera di confine che divide a metà la penisola coreana. Venne creata per accordo tra la Corea del Nord, la Cina e il comando delle Nazioni Unite nel 1953. La ZDC è lunga 250 chilometri e larga circa 4 chilometri.
All'indomani della demolizione dell'ufficio di collegamento intercoreano di Kaesong, la Kcna ha riferito in un dispaccio che Kim Yo-jong, la potente sorella del leader Kim Jong-un, ha respinto l'offerta di Seul di mandare al Nord inviati speciali dopo la distruzione del simbolo della cooperazione bilaterale, criticando la proposta del presidente sudcoreano Moon Jae-in di riavvio del dialogo.
Dal canto suo, la Corea del Sud avverte che non intende tollerare provocazioni. Le parole provenienti da Pyongyang, che accusano Moon di essere responsabile per il collasso delle relazioni inter-coreane, sono "scortesi e insensate", ha dichiarato il portavoce della Casa Blu, l'ufficio presidenziale sud-coreano, Yoon Do-han. "Non tollereremo più retorica e azioni prive di tatto" che danneggiano la fiducia reciproca tra i leader delle due Coree, ha aggiunto.
Yoon ha poi espresso rammarico per la decisione "unilaterale" di Pyongyang di svelare l'offerta sud-coreana di mandare un proprio inviato nel Paese per allentare le tensioni, chiedendo che sia almeno mantenuta "l'etichetta di base". I recenti atti provocatori, ha aggiunto un altro funzionario della Casa Blu citato dall'agenzia Yonhap, non saranno di aiuto a Pyongyang, che si dovrà ritenere responsabile di "tutte le conseguenze".
Intanto al confine sono state dislocate truppe sudcoreane.
Si dimette il ministro dell'Unificazione
"Mi dispiace di non essere stato all'altezza delle richieste e delle aspettative del nostro popolo per la pace e la prosperità nella penisola coreana". Si è espresso così il ministro dell'Unificazione della Corea del Sud, Kim Yeon-chul, che ha annunciato di aver offerto le sue dimissioni. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in non ha ancora accettato formalmente le sue dimissioni.
Zona demilitarizzata
La zona demilitarizzata coreana è la striscia di terra che divide a metà la penisola coreana, stabilita dalle disposizioni dell'accordo di armistizio coreano per fungere da zona cuscinetto tra il Nord e il Sud. La zona demilitarizzata (ZDC) è una barriera di confine che divide a metà la penisola coreana. Venne creata per accordo tra la Corea del Nord, la Cina e il comando delle Nazioni Unite nel 1953. La ZDC è lunga 250 chilometri e larga circa 4 chilometri.