Coronavirus. 40 Km di coda al confine tra la Germania e la Polonia, le immagini
Ingorghi a perdita d'occhio al confine tedesco-polacco.
Le autorità polacche mantengono severi controlli alle frontiere. Il ministero della Sanità ha introdotto tuttavia modifiche relative agli adempimenti burocratici ai valichi per facilitare lo scorrimento degli autoveicoli. Chi arriva in Polonia e non è soggetto alla quarantena obbligatoria non dovrà più compilare i moduli di localizzazione. Il traffico frontaliero è inferiore alle frontiere esterne dell'UE, con Russia, Bielorussia e Ucraina.
La situazione critica già da ieri
Ai polacchi è permesso rientrare nel loro Paese, ma devono sottoporsi a 14 giorni di quarantena. Agli stranieri, invece, è permesso entrare in Polonia solo per motivi eccezionali. Solo il transito merci continua ad essere assicurato senza limitazioni.
Per far fronte alle incredibili code che si sono create, il Parlamento della Sassonia sta discutendo se far intervenire la Bundeswehr, le forze armate tedesche, per soccorrere i viaggiatori con acqua e alimenti. La notte scorsa, scrive la Zeit online, molti volontari si sono recati in vari punti delle autostrade completamente bloccate.
Nei pressi di Goerlitz i tempi d'attesa questa mattina superavano le 30 ore per i Tir e le 16 ore per gli autoveicoli. A Olszyna, vicino a Cottbus, gli automobilisti attendono fino a 13 ore, poco meno nei pressi di
Francoforte sull'Oder. Data la situazione, le autorità di frontiera della Polonia hanno deciso di aprire nuovi varchi al traffico automobilistico, tra cui passaggi che finora erano destinati solo a pedoni.