Coronavirus. Addio a John Prine, il "Mark Twain" della canzone d'autore americana
Era da giorni ricoverato in terapia intensiva a Nashville.
John Prine, il geniale cantautore country folk americano, autore di brani come "Angel from Montgomery", "Sam Stone" ed "Hello in There'', è morto martedì all'età di 73 anni. La famiglia ne ha annunciato il decesso, avvenuto presso il Vanderbilt University Medical Center di Nashville, nel Tennessee, per complicazioni dovute all'infezione da coronavirus.
Sua moglie Fiona aveva annunciato il mese scorso di essere risultata positiva al Covid-19, patologia da cui da allora si era ripresa. Prine è stato invece ricoverato in ospedale il 26 marzo scorso con i sintomi del coronavirus ed è rimasto per diversi giorni in terapia intensiva, attaccato ad un ventilatore.
Vincitore di un Grammy alla carriera all'inizio di quest'anno, Prine è amato per i suoi testi colloquiali e diretti e la sua voce che nel tempo si era indurita, resa ruvida dalle prove della vita, in particolare dopo che il cancro alla gola gli aveva segnato il volto.
Il suo umorismo pungente e surreale e l'attenzione per i dettagli della vita quotidiana gli sono valse la considerazione della critica e l'ammirazione di colleghi come Bob Dylan e Kris Kristofferson, e di star più giovani come Jason Isbell e Kacey Musgraves. Nel 2017, Rolling Stone lo aveva definito il "Mark Twain della canzone d'autore americana."
Fu proprio Kris Kristofferson a scoprirlo sentendolo suonare insieme al suo amico e cantante folk Steve Goodman una notte a Chicago quando ancora il giovane veterano dell'esercito sbarcava il lunario facendo il postino a Maywood nell'Illinois. Ottenne un contratto discografico e nel 1971 uscì il suo primo album omonimo, acclamato dalla critica che subito gli affibbiò l'etichetta di "nuovo Dylan".
E di lui Dylan una volta disse: "Scrive bellissime canzoni. Ricordo quando Kris Kristofferson lo ha portato per la prima volta sul palco. Quella storia di Sam Stone, il papà-soldato-drogato, o quella di Donald e Lydia, dove le persone fanno l'amore a miglia di distanza - nessuno tranne Prine avrebbe potuto scriverle."
Prine stesso considerava Dylan e Johnny Cash come influenze chiave per la sua carriera, e in particolare il ponte gettato tra folk e country nel loro duetto sull'album "Nashville Skyline" di Dylan.
In tanti hanno interpretato le sue canzoni, dallo stesso Johnny Cash a Joan Baez, John Denver, gli Everly Brothers, Carly Simon, Bonnie Raitt, Bette Midler fino a Norah Jones.