Coronavirus. Addio a Manu Dibango, pioniere dell'afro-jazz
Il grande sassofonista Manu Dibango, da molti conosciuto per "Papy Groove", fonte di ispirazione per generazioni di jazzisti è morto martedì a causa della infezione da coronavirus.
L'annuncio è stato dato sulla sua pagina ufficiale su Facebook. Il musicista, 86 anni, era stato di recente ricoverato in ospedale per i sintomi di un malessere "legato a COVID-19", come aveva annunciato mercoledì scorso sempre il suo profilo aggiungendo che stava "riposando bene e pian piano recuperando."
Il post non diceva in quale ospedale fosse stato ricoverato, ma Dibango, originario del Camerun, viveva da tempo in Francia: "Non vede l'ora di incontrarvi di nuovo", si leggeva in un messaggio precedente rivolto ai suoi ammiratori. Poi il silenzio e infine il triste annuncio.
Pioniere negli anni Settanta della "world music", nel 1972 con pezzi come "Soul Makossa" , primo brano in lingua francese a scalare le classifiche americane, porta al successo un genere ibrido in cui si mescolano ritmi dance, funk afro e jazz.
I servizi funebri saranno tenuti in forma strettamente privata, e saranno seguiti da un concerto-tributo "quando possibile", si legge nella nota che ha diffuso la notizia martedì. I funerali in Francia sono stati limitati a un massimo di 20 persone della cerchia più vicina del defunto.