Coronavirus. Allarme nel Guangdong: Pechino impone nuovamente restrizioni di viaggio dopo focolaio
Nuova stretta sui controlli anti-Covid per chi proviene dalla popolosa provincia meridionale. Test di massa nelle città
Nuova stretta sui controlli anti-Covid nella provincia meridionale del Guangdong: il governo di Pechino ha annunciato oggi che chiunque lasci la regione deve essere testato per il virus. La decisione arriva dopo un picco di infezioni. Secondo le cifre ufficiali, il Guangdong, che confina con Hong Kong, nelle ultime 24 ore ha registrato 20 nuovi casi confermati. Numeri bassi si direbbe, ma qualcosa nella situazione della provincia ha allarmato le autorità sanitarie e I leader cinesi che pensavano di avere la malattia sotto controllo.
Le persone che lasciano il Guangdong in aereo, treno, autobus o auto privata dopo le 22.00 di lunedì devono presentare i risultati di un tampone negativo effettuato nelle ultime 72 ore. Lungo le arterie principali della regione verranno allestite stazioni di test, dedicate in particolareai camionisti.
L'amministrazione di Guangzhou, la capitale della provincia, un centro d'affari di 15 milioni di persone, ha ordinato test di massa dopo che un focolaio di infezioni locali è stato individuato dal 21 maggio. Secondo il comunicato ufficiale già 700.000 persone erano state testate fino a mercoledì scorso. A marzo il Partito Comunista cinese aveva dichiarato che il virus era sotto controllo, allentando la maggior parte delle restrizioni sui viaggi interni pur mantenendo quelli per i viaggiatori provenienti dall'estero.
Sabato, ai residenti di un quartiere di Guangzhou è stato ordinato di rimanere a casa per i test porta a porta. In alcune aree, i mercati all'aperto, i ristoranti al chiuso e le strutture per l'infanzia sono stati chiusi. Secondo i dati forniti da Pechino la Cina riporta una manciata di nuovi casi ogni giorno, e li imputa quasi tutti a persone che si sarebbero infettate all'estero. Il bilancio ufficiale dei morti nella Cina continentale resta di 4.636 su 91.099 casi confermati.