Bangladesh, Dacca in lockdown: migliaia in fuga verso i villaggi
Il lockdown sarà gradualmente esteso a tutto il Paese in modo che entro giovedì la maggior parte dei 168 milioni di abitanti sarà confinata nelle loro case
Migliaia di persone sono rimaste a piedi oggi nella capitale del Bangladesh, Dacca. Le autorità hanno sospeso quasi tutti i trasporti pubblici, ad eccezione dei risciò, per fronteggiare la nuova ondata di contagi da coronavirus nel Paese.
La misura è in vigore per 72 ore dalle 6 del mattino del 28 giugno alle 6 del mattino del 1 luglio e fa parte di un pacchetto di nuove regole anti Covid che prevedono anche la chiusura di tutti i centri commerciali, i mercati, i luoghi turistici, i resort, i centri comunitari e ricreativi. I ristoranti possono vendere cibo solo tramite servizi da asporto o online tra le 8:00 e le 20:00. La campagna di sensibilizzazione per l'uso di mascherine sarà ulteriormente rafforzata e sono previsti regolari pattugliamenti delle forze dell'ordine che sorveglieranno sul rispetto delle misure.
Il lockdown iniziato nella capitale verrà gradualmente esteso a tutto il Paese in modo che entro giovedì la maggior parte dei 168 milioni di abitanti sarà confinata nelle loro case. Decine di migliaia di lavoratori migranti stanno lentamente lasciando Dacca per tornare nei loro villaggi, mentre migliaia di impiegati sono stati costretti ad andare al lavoro a piedi a causa del blocco dei mezzi pubblici: gli uffici, infatti, chiuderanno solo mercoledì.
Con i trasporti interregionali sospesi già dal 22 giugno, i lavoratori che volevano tornare nei loro villaggi si sono accalcati sui risciò o addirittura hanno noleggiato le ambulanze per lasciare la capitale. I servizi di traghetto sono allo stremo, in alcuni casi con turnazioni 24 ore su 24 e più di 1.000 passeggeri su ciascuna traversata.
Ieri nel Paese sono stati registrati 119 nuovi decessi provocati dal virus, il livello giornaliero più alto dall'inizio della pandemia mentre i nuovi contagi si mantengono intorno ai 5.000 al giorno. Più di due terzi dei nuovi casi registrati nella capitale sono legati alla variante Delta.
La misura è in vigore per 72 ore dalle 6 del mattino del 28 giugno alle 6 del mattino del 1 luglio e fa parte di un pacchetto di nuove regole anti Covid che prevedono anche la chiusura di tutti i centri commerciali, i mercati, i luoghi turistici, i resort, i centri comunitari e ricreativi. I ristoranti possono vendere cibo solo tramite servizi da asporto o online tra le 8:00 e le 20:00. La campagna di sensibilizzazione per l'uso di mascherine sarà ulteriormente rafforzata e sono previsti regolari pattugliamenti delle forze dell'ordine che sorveglieranno sul rispetto delle misure.
Il lockdown iniziato nella capitale verrà gradualmente esteso a tutto il Paese in modo che entro giovedì la maggior parte dei 168 milioni di abitanti sarà confinata nelle loro case. Decine di migliaia di lavoratori migranti stanno lentamente lasciando Dacca per tornare nei loro villaggi, mentre migliaia di impiegati sono stati costretti ad andare al lavoro a piedi a causa del blocco dei mezzi pubblici: gli uffici, infatti, chiuderanno solo mercoledì.
Con i trasporti interregionali sospesi già dal 22 giugno, i lavoratori che volevano tornare nei loro villaggi si sono accalcati sui risciò o addirittura hanno noleggiato le ambulanze per lasciare la capitale. I servizi di traghetto sono allo stremo, in alcuni casi con turnazioni 24 ore su 24 e più di 1.000 passeggeri su ciascuna traversata.
Ieri nel Paese sono stati registrati 119 nuovi decessi provocati dal virus, il livello giornaliero più alto dall'inizio della pandemia mentre i nuovi contagi si mantengono intorno ai 5.000 al giorno. Più di due terzi dei nuovi casi registrati nella capitale sono legati alla variante Delta.