Coronavirus. Francia: proteste a Marsiglia contro le nuove restrizioni. Minaccia di azione legale
Centinaia di dimostranti hanno protestato a Marsiglia davanti a un tribunale contro l'ordine del governo di chiudere tutti i luoghi pubblici.
Alcuni ristoratori e proprietari di bar minacciano di tenere comunque aperti i propri locali. A guidarli, il sindacato del settore alberghiero e dell'ospitalità, che si oppone alle nuove misure imposte dal governo per contrastare la massiccia diffusione di Covid-19.
Ieri la Francia ha registrato oltre 16mila nuove infezioni, mentre più del 10% dei letti nei reparti di terapia intensiva è occupato da pazienti affetti dalla malattia respiratoria. Il Paese ha registrato in totale 31.511 decessi confermati in relazione al virus, tra i bilanci più alti in Europa.
Il presidente della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Renaud Muselier, ha detto che presenterà una causa oggi contro azioni che sostiene in "un modo sproporzionato (...) l'esercizio delle libertà di fare affari", secondo quanto hanno riferito i media.
Le autorità locali e i dimostranti sostengono che le misure non siano necessarie perché l'aumento dei casi a Marsiglia si sarebbe stabilizzato e quindi il governo di Parigi starebbe colpendo indebitamente l'area. Il governo afferma che gli ospedali della città sono in difficoltà e che la chiusura sia l'unica via per frenare la diffusione della malattia, evitando nuovi 'lockdown'. Parigi ha ordinato anche misure meno severe per una decina di città, tra cui la stessa capitale, dove il numero di contagi cresce ma il tasso d'infezione per 100 mila persone è minore rispetto a Marsiglia.