Coronavirus. Galina, 80 anni, sopravvissuta alle bombe naziste, porta aiuti ai bisognosi nel suo van
Ha vissuto l'infanzia sotto le bombe naziste dell'assedio di Leningrado e ora Galina Yakovleva, 80 anni, non ha certo paura del Coronavirus e gira a San Pietroburgo con il suo furgone per portare aiuti a chi ha bisogno. Una bella storia dalla Russia al tempo della pandemia.
Galina Yakovleva era una bambina durante la Seconda Guerra Mondiale quando piovevano le bombe naziste che assediavano Leningrado. Da quella esperienza traumatica ha imparato a sfruttare al meglio i momenti di paura. Ancora oggi a quasi 80 anni di distanza mette a frutto quella precoce lezione di vita per portare cibo e beni di prima necessità alle persone bisognose bloccate in casa dalla pandemia di Coronavirus. Il modo più bello di celebrare il 75esimo anniversario dalla vittoria alleata sulla Germania nazista che si celebra in questi giorni.
L'ottantenne ogni giorno, al volante del suo minivan bianco attraversa la città, per portare aiuti alle donne anziane e sole e alle famiglie bisognose con bambini. Lo fa da un decennio e non ha lasciato che il virus la fermasse: "Non mi fa paura, guido il mio furgone da sola", ha spiegato al reporter di Associated Press, "Non posso abbandonare il mio popolo nel momento del bisogno". "Ho accordi con alcuni negozi e magazzini di alimentari per andare a prendere la merce in alcune date del maese. Quindi, se non prendo quello che devo prendere, quel cibo andrà a male e le persone che ne hanno bisogno non lo avranno".
Sprecare il cibo è una cosa ripugnante per qualcuno che ha vissuto le privazioni dell'assedio nazista del 1941-44, quando le linee dei rifornimenti furono interrotte e circa 800.000 civili morironoi. "Non abbiamo mai buttato via nulla. ... Come si può buttare il pane?". Il suo asilo fu bombardato, costringendo lei e alcuni altri bambini a nascondersi in un tubo di ghisa. Lo shock è stato così forte che non parlai per un anno dopo.
Da grande Galina ha fatto i mestieri più svariati tra cui guidare trattori, ambulanze e anche un filobus, una dimestichezza con la guida che ora anche a 80 anni le torna utile per compiere la sua missione di beneficenza.