Germania, Guetersloh in quarantena dopo il focolaio nel macello di Toennies
Transennati i quartieri dove vivono i dipendenti di Toennies con le loro famiglie e test a tappeto
In seguito all'epidemia di Covid-19 tra i dipendenti della ditta Toennies a Rheda-Wiedenbrueck, le autorità locali hanno imposto severe restrizioni di movimento nel distretto di Guetersloh. Oltre 1.550 dipendenti erano risultati positivi al coronavirus nello stabilimento, ma il numero esatto di infezioni è ancora in fase di verifica.
Migliaia di lavoratori, molti dei quali immigrati dall'Europa dell'Est, con le loro famiglie sono stati messi in quarantena per cercare di fermare l'epidemia. I quartieri dove abitano transennati e sono stati avviati i test da parte di personale medico coadiuvato dall'esercito.
Il governatore dello Stato del Nord Reno-Westfalia, Armin Laschet, ha annunciato che gli abitanti di Guetersloh e del distretto di Warendorf dovranno affrontare, almeno per una settimana, le stesse restrizioni che erano in vigore in tutta la Germania durante le prime fasi della pandemia a marzo.
"Ordineremo un isolamento per l'intera contea di Guetersloh", ha dichiarato Laschet alla stampa. "Lo scopo è quello di calmare la situazione e di espandere i test per stabilire se il virus si è diffuso o meno al di là dei dipendenti di Toennies".
Nell'azienda che tratta la carne, Toennis, definita "il più grande mattatoio d'Europa", su 6.140 dipendenti a cui è stato fatto il test 1.553 sono risultatipositivi. Il nuovo lockdown, il primo in Germania dall'allentamento delle precedenti misure, resterà in vigore almeno fino al 30 giugno.
Se il numero dei contagiati rimarrà basso fuori dal macello, potrà esserci un ritorno alla normalità, ma è tutto da vedere. L'epidemia di coronavirus scoppiata nel mattatoio è il più grande cluster registrato finora in Germania, ha sottolineato Laschet. Chiusi pertanto cinema, bar, palestre e musei; i ristoranti potranno rimanere aperti, ma con le note regole di distanziamento.
Il primo ministro del Nord-Reno Westfalia ha invitato la popolazione locale a non andare negli altri circondari e a non intraprendere viaggi, mentre ha lanciato un appello al resto dei tedeschi a non stigmatizzare gli abitanti di Guetersloh, dopo che alcuni di loro sono stati invitati ad andarsene dall'isola di Usedom, sul Mar Baltico.
Laschet ha inviato inoltre dei poliziotti supplementari a Guetersloh per controllare che i circa 7.000 residenti in quarantena rispettino l'isolamento; accompagneranno inoltre il personale sanitario che effettua i test a domicilio. Attualmente si registrano 21 ricoveri, 6 dei quali in terapia intensiva.