Coronavirus, in Lombardia 531 positivi. "Mantenere un'altra settimana le misure di contenimento"
La conferenza stampa a Milano
Sono 531 i casi di positività al Coronavirus in Lombardia. Il dato è stato comunicato in conferenza stampa a Milano. In ospedale ci sono 235 persone; in terapia intensiva sono ricoverati 85 pazienti. L'assessore al Welfare Giulio Gallera ha spiegato che nei giorni dell'emergenza sono stati eseguiti 4.835 tamponi, di questi il 75% è risultato negativo, l'11% positivo e il 14% si sta processando in queste ore.
L'intenzione di Regione Lombardia è di mantenere per un'altra settimana le misure di contenimento del Coronavirus nella zona rossa e nella zona gialla. Lo ha spiegato l'assessore al Welfare di Milano, Giulio Gallera, in conferenza stampa a Milano.
"Ogni paziente trasmette il virus a due persone: se la diffusione si estende gli ospedali andranno tutti in crisi: le misure attivate ad oggi sono valide perché permettono di contenere il virus", ha detto l'assessore al Welfare, annunciando che l'ente chiederà al Governo di prolungare i divieti di assembramento in tutta la regione per una settimana. "Solo con un periodo di 14 giorni possiamo capire se la diffusione passa da uno-due a uno-uno".
"Non è una situazione facile, scordiamoci che possa essere velocemente risolta", afferma il professor Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Lombardia. "Non bisogna limitarsi agli interventi nella zona rossa - aggiunge - ma devono articolarsi misure che portino l'intera area metropolitana fuori dai guai. È una medicina amara, ma non credo ci siamo alternative".
"Alcuni ospedali, sono veramente in grave crisi, Lodi, Cremona, sono sovraccarichi di pazienti", sottolinea Massimo Galli. "L'organizzazione di risposta che poteva essere in campo da Regione Lombardia è ai minimi di tenuta . I letti di rianimazione nei nostri ospedali sono occupati da persone che hanno questa patologia" ha osservato. Concludendo: "Non è una situazione né facile né rapida".
L'intenzione di Regione Lombardia è di mantenere per un'altra settimana le misure di contenimento del Coronavirus nella zona rossa e nella zona gialla. Lo ha spiegato l'assessore al Welfare di Milano, Giulio Gallera, in conferenza stampa a Milano.
"Ogni paziente trasmette il virus a due persone: se la diffusione si estende gli ospedali andranno tutti in crisi: le misure attivate ad oggi sono valide perché permettono di contenere il virus", ha detto l'assessore al Welfare, annunciando che l'ente chiederà al Governo di prolungare i divieti di assembramento in tutta la regione per una settimana. "Solo con un periodo di 14 giorni possiamo capire se la diffusione passa da uno-due a uno-uno".
"Non è una situazione facile, scordiamoci che possa essere velocemente risolta", afferma il professor Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Lombardia. "Non bisogna limitarsi agli interventi nella zona rossa - aggiunge - ma devono articolarsi misure che portino l'intera area metropolitana fuori dai guai. È una medicina amara, ma non credo ci siamo alternative".
"Alcuni ospedali, sono veramente in grave crisi, Lodi, Cremona, sono sovraccarichi di pazienti", sottolinea Massimo Galli. "L'organizzazione di risposta che poteva essere in campo da Regione Lombardia è ai minimi di tenuta . I letti di rianimazione nei nostri ospedali sono occupati da persone che hanno questa patologia" ha osservato. Concludendo: "Non è una situazione né facile né rapida".