Coronavirus, ecco come cambia la ristorazione: da Amsterdam ad Hagen si mangia nelle serre in vetro
Destinate prevalentemente alle persone che condividono lo stesso tetto, le serre in vetro sono un'ottima risposta alle misure restrittive dovute alla pandemia di coronavirus. Un ristorante olandese e un altro tedesco hanno già avviato la sperimentazione
Intime e confortevoli, le serre in vetro potrebbero diventare la nuova frontiera della ristorazione. La difficoltà a garantire le necessarie distanze tra gli ospiti ha spinto diversi imprenditori verso una nuova concezione di accoglienza. In base allo spazio disponibile si allestiscono due o quattro posti, principalmente destinati a coppie e famiglie.
Il progetto Serres Séparées permette a persone che condividono la stessa abitazione, dunque che già occupano aree comuni, di poter cenare al ristorante insieme e in totale sicurezza. Un'esperienza culinaria concepita sulla falsa riga degli igloo dining di Londra.
L'idea è partita dal ristorante di Amsterdam Mediamatic che, già nei giorni scorsi, ha iniziato a testare insieme al proprio staff le sue serre. E se il governo olandese ha imposto il divieto di catering fino al 20 maggio, l'esecutivo tedesco, come del resto ha fatto anche l'Italia, ha optato per anticipare la fase 2. E così il ristorante "Novy's Brasserie" nella città di Hagen, Germania, dopo quasi due mesi di chiusura, ha già messo in atto la nuova sfida. Nelle piccole serre collocate all'esterno del locale, vantaggiose anche in caso di maltempo, il servizio è cominciato.
Il progetto Serres Séparées permette a persone che condividono la stessa abitazione, dunque che già occupano aree comuni, di poter cenare al ristorante insieme e in totale sicurezza. Un'esperienza culinaria concepita sulla falsa riga degli igloo dining di Londra.
L'idea è partita dal ristorante di Amsterdam Mediamatic che, già nei giorni scorsi, ha iniziato a testare insieme al proprio staff le sue serre. E se il governo olandese ha imposto il divieto di catering fino al 20 maggio, l'esecutivo tedesco, come del resto ha fatto anche l'Italia, ha optato per anticipare la fase 2. E così il ristorante "Novy's Brasserie" nella città di Hagen, Germania, dopo quasi due mesi di chiusura, ha già messo in atto la nuova sfida. Nelle piccole serre collocate all'esterno del locale, vantaggiose anche in caso di maltempo, il servizio è cominciato.