Coronavirus, il cantiere della terapia intensiva costruita con i fondi raccolti da Fedez e Ferragni
Donazioni da 194 mila persone per più di 4 milioni di euro
L'impianto sportivo dell'Università Vita-Salute San Raffele ospiterà un nuovo reparto di terapia intensiva dedicato all'emergenza Covid-19. I lavori di ampliamento prevedono l'allestimento dei posti letto all'interno delle preesistenti tensostrutture precedentemente dedicate all'attività sportiva universitaria. Il fulmineo inizio dei lavori, che saranno conclusi in tempi da record, è stato reso possibile dalla raccolta fondi avviata da Chiara Ferragni e Fedez. L'iniziativa ha coinvolto già oltre 194 mila persone e le donazioni hanno superato la cifra di 4 milioni di euro.
Al rientro dell'emergenza l'impianto verrà riqualificato per la sua funzione originaria e potrà tornare a ospitare le gare universitarie e l'attività sportiva ordinaria. "Abbiamo immediatamente aderito alla richiesta dell'Università per rendere disponibile il Centro Sportivo San Raffaele per la grave emergenza Covid19 che come Cus Milano gestiamo da due anni - ha commentato il presidente del CUS Milano Alessandro Castelli -. Siamo assolutamente consapevoli del difficile e delicato momento che stiamo vivendo in tutto il paese ma in Lombardia e a Milano in particolare. Le nostre eccellenze sanitarie tra cui l'Ospedale San Raffaele sapranno mettere in campo tutto quanto è necessario. Alcuni dei nostri dirigenti sono impegnati in prima persona tra i volontari della Croce Rossa e tutto il nostro mondo sportivo fa la sua parte con il rigoroso rispetto delle regole dettate dalle Autorita'. Sono certo che tutti insieme ne usciremo e sapremo ripartire con rinnovata energia".
La nuova terapia intensiva da campo del San Raffaele di Milano costruita in 200 ore è firmata da una ditta bresciana che da dieci anni lavora nell'ambito ospedaliero. "Facciamo l'impossibile - ha detto Massimiliano Rossini, amministratore della società che ha sede a Flero -. Grazie a tutti i 150 operatori che si impegnano per questo obiettivo".
Lo 'tsunami' Covid-19, come sottolineato più volte dalle istituzioni e come dimostrano i numeri, sta mettendo a dura prova i reparti di Terapia intensiva ed è corsa contro il tempo per ricavare nuovi posti letto da dedicare. "Non avremmo mai pensato di avere la possibilità di ampliare così rapidamente l'assistenza ai nostri pazienti più fragili, quelli che hanno come unica opportunità di cura la terapia intensiva", osserva Alberto Zangrillo, primario dell'Unità operativa di Anestesia e Rianimazione generale e cardio-toraco-vascolare del San Raffaele. "A nome mio e di tutto il personale medico e infermieristico impegnato in questa emergenza - conclude - voglio ringraziare non solo Chiara e Fedez ma anche ogni singolo donatore. Ci stiamo impegnando con tutte le nostre energie e sapere che tante persone ci supportano ci aiuta a procedere nei nostri sforzi".
Al rientro dell'emergenza l'impianto verrà riqualificato per la sua funzione originaria e potrà tornare a ospitare le gare universitarie e l'attività sportiva ordinaria. "Abbiamo immediatamente aderito alla richiesta dell'Università per rendere disponibile il Centro Sportivo San Raffaele per la grave emergenza Covid19 che come Cus Milano gestiamo da due anni - ha commentato il presidente del CUS Milano Alessandro Castelli -. Siamo assolutamente consapevoli del difficile e delicato momento che stiamo vivendo in tutto il paese ma in Lombardia e a Milano in particolare. Le nostre eccellenze sanitarie tra cui l'Ospedale San Raffaele sapranno mettere in campo tutto quanto è necessario. Alcuni dei nostri dirigenti sono impegnati in prima persona tra i volontari della Croce Rossa e tutto il nostro mondo sportivo fa la sua parte con il rigoroso rispetto delle regole dettate dalle Autorita'. Sono certo che tutti insieme ne usciremo e sapremo ripartire con rinnovata energia".
La nuova terapia intensiva da campo del San Raffaele di Milano costruita in 200 ore è firmata da una ditta bresciana che da dieci anni lavora nell'ambito ospedaliero. "Facciamo l'impossibile - ha detto Massimiliano Rossini, amministratore della società che ha sede a Flero -. Grazie a tutti i 150 operatori che si impegnano per questo obiettivo".
Lo 'tsunami' Covid-19, come sottolineato più volte dalle istituzioni e come dimostrano i numeri, sta mettendo a dura prova i reparti di Terapia intensiva ed è corsa contro il tempo per ricavare nuovi posti letto da dedicare. "Non avremmo mai pensato di avere la possibilità di ampliare così rapidamente l'assistenza ai nostri pazienti più fragili, quelli che hanno come unica opportunità di cura la terapia intensiva", osserva Alberto Zangrillo, primario dell'Unità operativa di Anestesia e Rianimazione generale e cardio-toraco-vascolare del San Raffaele. "A nome mio e di tutto il personale medico e infermieristico impegnato in questa emergenza - conclude - voglio ringraziare non solo Chiara e Fedez ma anche ogni singolo donatore. Ci stiamo impegnando con tutte le nostre energie e sapere che tante persone ci supportano ci aiuta a procedere nei nostri sforzi".