Coronavirus, il vigile del fuoco tra i tetti di Rio de Janeiro consola con la sua tromba i residenti
Anche nella metropoli brasiliana il blocco per arginare la diffusione della pandemia costringe le persone in casa: "Siamo abituati a spiagge e strade piene ma ora è tempo di rimanere in casa." Applausi dalle finestre e dai balconi.
Si chiama Elielson Silva, ha 37 anni e di mestiere fa il vigile del fuoco a Rio de Janeiro ma in questi giorni è diventato un personaggio sui social media brasiliani per aver fatto compagnia ai residenti di diversi quartieri della città costretti in casa dalle misure per contenere l'epidemia di Coronavirus salendo sulla scala tra i balconi per suonare con la sua tromba alcuni brani popolari. Dice di essersi ispirato a quel che hanno fatto la settimana scorsa i pompieri di Dortmund e Dusseldorf. "Siamo abituati a spiagge e strade piene ma ora è tempo di rimanere in casa," dice il suo capo Roberto Robadey Jr per spiegare l'iniziativa del suo dipartimento.
Nato in una famiglia modesta che viveva a Taqara, alla periferia ovest di Rio de Janeiro, il padre Eliseu tappezziere la madre Eunice casalinga, Elielson ha ereditato la passione del nonno Antonio Correa, iniziando a suonare a 7 anni. Crescendo è diventato un fan del trombettista americano Chet Baker.
Nel suo "tour" tra i quartieri della città a bordo della scala, Silva ha portato un repertorio di tre brani oltre, ovviamente, all'inno nazionale: "Samba do airplane" di Tom Jobim, "Aquarela do Brasile" di Ary Barroso e "Cidade maravilhosa", l'inno di Rio.