Coronavirus, parchi chiusi a Roma e in molte città. Virginia Raggi: "State a casa. Più controlli"
Le scuse dell'ex campione di basket, Carlton Myers, "pizzicato" mentre si allenava a Rimini in un parco attrezzato
Poi annuncia su Twitter: "Rafforzati i controlli della Polizia Locale in tutta Roma. Tra venerdì e sabato ne sono stati effettuati circa 24mila. Particolare attenzione in parchi e mercati e nelle zone della movida. Rispettate le regole, restate a casa".
#coronavirus Rafforzati i controlli della Polizia Locale in tutta Roma. Tra venerdì e sabato ne sono stati effettuati circa 24mila. Particolare attenzione in parchi e mercati e nelle zone della movida. Rispettate le regole, restate a casa.
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) March 15, 2020
Sono sempre di più le città e i comuni di tutta Italia che hanno disposto la chiusura dei parchi e dei cimiteri per evitare assembramenti e cercare così di contenere l'epidemia di coronavirus. C'è però sempre qualcuno che sottovaluta la situazione o che non è al corrente del divieto, da qui l'inasprimento delle misure di controllo e l'invito ripetuto a stare a casa.
Le scuse in video del campione di basket
A questo proposito l'ex campione di basket, Carlton Myers, inconsapevole del fatto che a Rimini un'ordinanza sindacale avesse chiuso i parchi e le aree verdi cittadine, è stato redarguito dai Carabinieri per essersi allenato in un parchetto attrezzato di fronte a casa. Subito il portabandiera dell'Italia alle Olimpiadi di Sidney, star amatissima e ancora molto seguita, ha fatto 'mea culpa' su suoi canali social postando un video - ripreso oggi sui quotidiani locali riminesi e bolognesi- su Facebook e Instagram, scusandosi per il suo comportamento e complimentandosi con le forze dell'ordine per serietà, tatto e professionalità e invitando a seguire le regole.
"Come non detto - dice a suoi follower -: vi avevo invitato a stare a casa e io ho pensato bene di uscire qui di fronte a casa mia per fare un po' di attività in un parco, attrezzato con delle strutture, con delle impalcature" per il fitness, "non sapendo che non si potesse andare. Indipendentemente dal fatto che eravamo in quattro - prosegue il cestista già capitano della Fortitudo Bologna e stella di tante altre squadre - ad ampia distanza uno dall'altro, è vietato utilizzare le strutture del parco". Racconta di essere stato redarguito dalle forze dell'ordine: "Da un lato mi è dispiaciuto, dall'altro devo fare i complimenti e chiedere scusa ai Carabinieri di Rimini: non era mia intenzione non rispettare le regole".