Coronavirus: proteste e scontri a Santiago del Cile per carenza di cibo
I disordini sono avvenuti nel quartiere povero di periferia di El Bosque
I residenti di El Bosque, un quartiere povero di periferia di Santiago del Cile, si sono scontrati con la polizia durante le proteste per la carenza di cibo in questo periodo di isolamento imposto per contrastare la diffusione del coronavirus nel Paese. I manifestanti, per la maggior parte con viso coperto, hanno eretto barricate, usato bastoni e lanciato pietre contro gli agenti, che hanno risposto con gas lacrimogeni.
I partecipanti alla protesta inoltre hanno intonato slogan ostili al governo di destra che, a loro avviso, li ha abbandonati. "Non la quarantena, ma gli aiuti e il cibo: questo è ciò che chiede la gente in questo momento", ha spiegato all'Afp una manifestante.
Secondo i dati della Johns Hopkins University nelle ultime 24 ore in Cile si sono registrati 2.278 nuovi casi di contagio da Sars-CoV-2 che portano il totale a 46.059.
I partecipanti alla protesta inoltre hanno intonato slogan ostili al governo di destra che, a loro avviso, li ha abbandonati. "Non la quarantena, ma gli aiuti e il cibo: questo è ciò che chiede la gente in questo momento", ha spiegato all'Afp una manifestante.
Secondo i dati della Johns Hopkins University nelle ultime 24 ore in Cile si sono registrati 2.278 nuovi casi di contagio da Sars-CoV-2 che portano il totale a 46.059.