Coronavirus. Nel mondo 37,4 milioni di contagi. In India altri 66mila casi
Sono 37.408.593 i casi accertati di infezione da Covid-19 nel mondo da inizio pandemia. L'aumento dei nuovi contagi rispetto a ieri è di +228.285, mentre i decessi hanno raggiunto un totale di 1.075.942 (+3.636 in 24 ore)
Sono 37.408.593 i casi accertati di infezione da Covid-19 nel mondo da inizio pandemia, secondo l'ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University. L'aumento dei nuovi contagi rispetto a ieri è di +228.285, mentre i decessi hanno raggiunto un totale di 1.075.942 (+3.636 in 24 ore).
I Paesi che hanno superato il milione di contagi sono gli Stati Uniti (7,76mln), India (7.1mln), Brasile (5mln), e Russia (1,29mln). Sopra gli 800mila casi la Colombia, Argentina, Spagna, Perù e Messico. Registrano aumenti giornalieri oltre i 10mila casi India (+66.732), Stati Uniti (+44.614), Brasile (+12.342), Argentina (+10.324), Regno Unito (+12.882) e Russia (+13.442).
Rallenta rispetto a ieri il numero giornaliero di nuovi casi di coronavirus negli Stati Uniti. Lo rivela l'ultimo aggiornamento dei dati sulla pandemia pubblicato dalla Johns Hopkins University. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono stati +44.614 per un totale di 7.762.546 contagi accertati dall'inizio dell'epidemia. Altre 398 vittime portano il totale dei morti a 214.768.
Il totale dei casi di Covid-19 in India aumenta di altri 66.732 contagi nelle ultime 24 ore, a 7.12 milioni. Lo riferisce il ministero della salute indiano che riporta 816 morti per un totale di 109.150 decessi da inizio pandemia. I'India ha raggiunto domenica i 7 milioni di contagi, un milione dei quali è stato accertato in soli 13 giorni. Dopo gli Stati Uniti è il secondo Paese più colpito dal coronavirus.
Il Brasile ha confermato 290 morti per coronavirus nelle ultime 24 ore, e 12.342 nuovi contagi (+39.091 in 2 giorni). Il paese sudamericano ha raggiunto i 5.094.979 casi confermati, e 150.488 morti. Il Ministero della Salute brasiliano ha corretto il precedente conteggio che riportava 5.094.982 casi totali.
Sono oltre 90mila i casi di Covid-19 registrati in Giappone dall'inizio dell'epidemia. Lo hanno riferito le autorità sanitarie locali, stando a quanto riporta l'agenzia di stampa "Kyodo". Nelle ultime 24 ore sono stati confermati altri 437 contagi, 136 dei quali a Tokyo, l'area del Paese più colpita dal coronavirus con oltre 27mila casi. Nei dati resi noti dal governo giapponese vengono contati anche i circa 700 contagi avvenuti a bordo della nave da crociera Diamond Princess, messa in quarantena per diverse settimane lo scorso febbraio davanti al porto di Yokohama. I morti legati all'epidemia in Giappone sono complessivamente 1.643.
Torna il timore in Cina, che ha avviato una massiccia campagna di screening nella metropoli di Qingdao (9 milioni di abitanti) dopo la scoperta di sei casi di Covid-19. Il Paese asiatico, dove alla fine del 2019 è comparso il nuovo coronavirus, da diversi mesi ha arginato l'epidemia con controlli severi. A livello nazionale vengono registrati solo pochi contagiati ogni giorno, quasi tutti cinesi che tornano dall'estero e posti in quarantena al loro arrivo.
Ma la scoperta domenica a Qingdao di sei casi di coronavirus di provenienza locale sta alimentando i timori di una recrudescenza dell'epidemia. Secondo le autorità sanitarie locali, tutte le persone infette sembrano avere un collegamento con un ospedale della città che cura i pazienti con Covid-19. Ma il fulcro dell'infezione non è ancora individuato. La scoperta ha portato allo screening di circa 143.000 persone per cercare di identificare i casi di contatto. Il municipio ha annunciato una massiccia campagna di screening in cinque distretti di Qingdao "entro tre giorni" e dell'intera città "entro cinque giorni".
La Corea del Sud ha confermato 97 nuovi casi di coronavirus, un modesto aumento rispetto ai livelli giornalieri segnalati la scorsa settimana. Succede proprio mentre i funzionari allentano le restrizioni di distanziamento sociale, con le infezioni in rallentamento dopo una ripresa a metà agosto. I dati diffusi lunedì dall'Agenzia coreana per il controllo e la prevenzione delle malattie parlano di 24.703 positivi, di cui 433 morti. Sessantatré dei nuovi casi provengono dall'area metropolitana densamente popolata di Seul, che ospita metà dei 51 milioni di persone del Paese, dove gli operatori sanitari hanno lottato per rintracciare le infezioni legate a vari luoghi e gruppi, tra cui chiese, ospedali, scuole, lavoratori e truppe.
I Paesi che hanno superato il milione di contagi sono gli Stati Uniti (7,76mln), India (7.1mln), Brasile (5mln), e Russia (1,29mln). Sopra gli 800mila casi la Colombia, Argentina, Spagna, Perù e Messico. Registrano aumenti giornalieri oltre i 10mila casi India (+66.732), Stati Uniti (+44.614), Brasile (+12.342), Argentina (+10.324), Regno Unito (+12.882) e Russia (+13.442).
Rallenta rispetto a ieri il numero giornaliero di nuovi casi di coronavirus negli Stati Uniti. Lo rivela l'ultimo aggiornamento dei dati sulla pandemia pubblicato dalla Johns Hopkins University. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono stati +44.614 per un totale di 7.762.546 contagi accertati dall'inizio dell'epidemia. Altre 398 vittime portano il totale dei morti a 214.768.
Il totale dei casi di Covid-19 in India aumenta di altri 66.732 contagi nelle ultime 24 ore, a 7.12 milioni. Lo riferisce il ministero della salute indiano che riporta 816 morti per un totale di 109.150 decessi da inizio pandemia. I'India ha raggiunto domenica i 7 milioni di contagi, un milione dei quali è stato accertato in soli 13 giorni. Dopo gli Stati Uniti è il secondo Paese più colpito dal coronavirus.
Il Brasile ha confermato 290 morti per coronavirus nelle ultime 24 ore, e 12.342 nuovi contagi (+39.091 in 2 giorni). Il paese sudamericano ha raggiunto i 5.094.979 casi confermati, e 150.488 morti. Il Ministero della Salute brasiliano ha corretto il precedente conteggio che riportava 5.094.982 casi totali.
Sono oltre 90mila i casi di Covid-19 registrati in Giappone dall'inizio dell'epidemia. Lo hanno riferito le autorità sanitarie locali, stando a quanto riporta l'agenzia di stampa "Kyodo". Nelle ultime 24 ore sono stati confermati altri 437 contagi, 136 dei quali a Tokyo, l'area del Paese più colpita dal coronavirus con oltre 27mila casi. Nei dati resi noti dal governo giapponese vengono contati anche i circa 700 contagi avvenuti a bordo della nave da crociera Diamond Princess, messa in quarantena per diverse settimane lo scorso febbraio davanti al porto di Yokohama. I morti legati all'epidemia in Giappone sono complessivamente 1.643.
Torna il timore in Cina, che ha avviato una massiccia campagna di screening nella metropoli di Qingdao (9 milioni di abitanti) dopo la scoperta di sei casi di Covid-19. Il Paese asiatico, dove alla fine del 2019 è comparso il nuovo coronavirus, da diversi mesi ha arginato l'epidemia con controlli severi. A livello nazionale vengono registrati solo pochi contagiati ogni giorno, quasi tutti cinesi che tornano dall'estero e posti in quarantena al loro arrivo.
Ma la scoperta domenica a Qingdao di sei casi di coronavirus di provenienza locale sta alimentando i timori di una recrudescenza dell'epidemia. Secondo le autorità sanitarie locali, tutte le persone infette sembrano avere un collegamento con un ospedale della città che cura i pazienti con Covid-19. Ma il fulcro dell'infezione non è ancora individuato. La scoperta ha portato allo screening di circa 143.000 persone per cercare di identificare i casi di contatto. Il municipio ha annunciato una massiccia campagna di screening in cinque distretti di Qingdao "entro tre giorni" e dell'intera città "entro cinque giorni".
La Corea del Sud ha confermato 97 nuovi casi di coronavirus, un modesto aumento rispetto ai livelli giornalieri segnalati la scorsa settimana. Succede proprio mentre i funzionari allentano le restrizioni di distanziamento sociale, con le infezioni in rallentamento dopo una ripresa a metà agosto. I dati diffusi lunedì dall'Agenzia coreana per il controllo e la prevenzione delle malattie parlano di 24.703 positivi, di cui 433 morti. Sessantatré dei nuovi casi provengono dall'area metropolitana densamente popolata di Seul, che ospita metà dei 51 milioni di persone del Paese, dove gli operatori sanitari hanno lottato per rintracciare le infezioni legate a vari luoghi e gruppi, tra cui chiese, ospedali, scuole, lavoratori e truppe.