Coronavirus, in una settimana prodotte 2,4 milioni di mascherine al giorno. Presto nelle farmacie
A breve anche nelle farmacie sarà possibile acquistare mascherine. Lo afferma il commissario italiano all'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri. E sulle polemiche in materia, spiega: "Non è il governo né il Commissario che deve rifornire per la vendita le 19.448 farmacie e le 6.365 parafarmacie italiane"
"Siamo passati in una settimana da 330.000 a 2,4 milioni di mascherine al giorno. I dati non sono più un segreto: da oggi sono online", afferma in un'intervista a Repubblica il commissario italiano per l'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri. "Il nostro lavoro sarà verificabile giorno dopo giorno - continua Arcuri - e il periodo più difficile è alle spalle. Forniremo al più presto anche chi lavora nelle farmacie. Faccio però notare che non è il governo né il Commissario che deve rifornire per la vendita le 19.448 farmacie e le 6.365 parafarmacie italiane".
Anche l'Italia è impegnata nella produzione. "Due gruppi di imprese italiane, quelle della filiera della moda e dell'igiene personale - sottolinea il Commissario - hanno iniziato a produrre 450 mila mascherine la settimana. Tra due settimane saranno 1.450.000. Con il nostro lavoro e la disponibilità delle imprese, stiamo dando vita a una filiera industriale che non esisteva nel nostro paese. Tra pochi giorni, alla fine del primo ciclo produttivo, le distribuiranno esclusivamente alla Protezione Civile".
Ma c'è già chi pensa alle visiere protettive che non si appannano e comode da indossare. L'aiuto ai presidi ospedalieri e ai Vigili del fuoco (che per primi ne hanno fatto richiesta) arriva dalle aziende Nannini di Reggio Emilia e Raleri di Bologna che, già esperte nella produzione e commercializzazione di occhiali di vario tipo, si sono unite e messe in gioco per aiutare chi lavora al superamento dell'emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Il risultato della loro partnership è il progetto di speciali dispositivi, rigorosamente made in Italy, realizzati con materiali di prima qualità e anallergici.
Anche l'Italia è impegnata nella produzione. "Due gruppi di imprese italiane, quelle della filiera della moda e dell'igiene personale - sottolinea il Commissario - hanno iniziato a produrre 450 mila mascherine la settimana. Tra due settimane saranno 1.450.000. Con il nostro lavoro e la disponibilità delle imprese, stiamo dando vita a una filiera industriale che non esisteva nel nostro paese. Tra pochi giorni, alla fine del primo ciclo produttivo, le distribuiranno esclusivamente alla Protezione Civile".
Ma c'è già chi pensa alle visiere protettive che non si appannano e comode da indossare. L'aiuto ai presidi ospedalieri e ai Vigili del fuoco (che per primi ne hanno fatto richiesta) arriva dalle aziende Nannini di Reggio Emilia e Raleri di Bologna che, già esperte nella produzione e commercializzazione di occhiali di vario tipo, si sono unite e messe in gioco per aiutare chi lavora al superamento dell'emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Il risultato della loro partnership è il progetto di speciali dispositivi, rigorosamente made in Italy, realizzati con materiali di prima qualità e anallergici.