Il Corpo di Polizia compie 168 anni: nessuna festa. Gli auguri delle Istituzioni
L'anniversario della Polizia condizionato dall'emergenza coronavirus Covid-19. A loro il riconoscimento "virtuale" delle Istituzioni. Un lungo plauso, per il lavoro svolto, è arrivato dal Presidente della Repubblica, il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e del Capo della polizia Franco Gabrielli
"Nella ricorrenza del 168mo anniversario della nascita del corpo, rivolgo il mio pensiero alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che ogni giorno operano a tutela della sicurezza, della legalità e della libertà delle persone", scrive in un messaggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "L'attuale situazione di emergenza sanitaria ha determinato un impegno straordinario delle forze di polizia, chiamate a vigilare sull'osservanza delle misure di contenimento del contagio da coronavirus, ma anche a concorrere alle necessarie attività di sostegno, comunicazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini. La vocazione alla prossimità e all'impegno sociale, che rientra nel patrimonio professionale dell'amministrazione della pubblica sicurezza, consente di cogliere tempestivamente i bisogni delle persone offrendo loro risposte costruttive e coerenti con i valori costituzionali, anche attraverso i singoli gesti di attenzione, che donne e uomini della polizia di stato compiono verso persone, rafforzati dall'emergenza che impone solidarietà e unità di intenti".
"Nell'esprimere a tutti gli operatori della polizia di Stato il ringraziamento dell'intero paese per la preziosa opera svolta - con generosità e abnegazione - in questo difficile frangente, desidero in particolare indirizzare un augurio di pronto ristabilimento a coloro che hanno contratto il virus e al loro familiari". "Allo stesso modo - prosegue il Capo dello Stato - rivolgo il mio ringraziamento a quanti mantengono alta l'attenzione per garantire la sicurezza delle comunità rispetto alle minacce criminali che, nell'attuale fase di fragilità economica e sociale, potrebbero ostacolare le prospettive di ripresa del paese. Vanno contrastati con il massimo rigore gli odiosi fenomeni dell'usura, delle truffe agli anziani e ai soggetti più deboli, dell'accaparramento di risorse, dello sfruttamento del lavoro, così come, su più ampia scala, gli illeciti interessi della criminalità organizzata che attentano alla libertà d'impresa e alla legalità delle attività
economiche".
"In un mondo sempre più interconnesso, la dimensione globale delle minacce è ben nota alla polizia di stato, impegnata a contrastare la complessità di fenomeni e organizzazioni criminali transnazionali. Terrorismo, mafie, crimini cibernetici, traffici di esseri umani, droghe e armi, riciclaggio di proventi illeciti sono nemici contro i quali sono in atto proficue forme di collaborazione interna e internazionale, anche con l'uso di avanzate metodologie d'indagine. L'impegno costante contro ogni forma di criminalità si integra con il compito di garantire la dimensione sociale della sicurezza, condizione necessaria per la serenità della convivenza e la qualità delle relazioni fra gli individui, nonché fra essi e le istituzioni democratiche. la difesa dei diritti e delle libertà delle persone si rafforza nel dialogo con le espressioni rappresentative delle comunità e nella costante integrazione fra gli apparati dello stato e le polizie locali, secondo consolidati indirizzi di coordinamento. Nel commosso ricordo di quanti hanno sacrificato la loro vita nell'assolvimento del dovere, rinnovo a tutti gli appartenenti alla polizia di Stato e al loro cari che ne condividono l'impegno e le preoccupazioni i miei sentimenti di vicinanza e riconoscenza" conclude Mattarella.
Franco Gabrielli
Franco Gabrielli, capo della Polizia, scrive in un editoriale redatto in occasione per il 168esimo anniversario del Corpo: "Nelle piazze delle nostre città, tra i nostri concittadini che sono la ragione stessa della nostra presenza, imponga un momento di riflessione sul ruolo che oggi siamo chiamati a interpretare. Perché oggi più che mai dobbiamo essere un punto di riferimento per le nostre comunità. Rigorosi nel far rispettare le leggi, dobbiamo però essere primariamente interpreti del disagio e dello smarrimento che stanno attraversando i nostri cittadini, per essere al loro fianco".
"Questa pandemia - ricorda Gabrielli - non ha diffuso solo un virus insidioso ma anche un senso di disorientamento". "Ho visto sui social network più di un filmato in cui dai balconi e dalle finestre delle abitazioni si applaude e si saluta al passaggio di una volante, consapevoli che quando tutti stanno a casa noi siamo per le strade, a rischio della nostra stessa incolumità. Questo è il nostro dna, la nostra natura più profonda: l'attività di soccorso e assistenza alla nostra popolazione. Lo dice il nostro stesso simbolo araldico. Il motivo delle due fiaccole fiammeggianti che si incrociano. Ma questa opera di vicinanza e assistenza questa volta deve essere rivolta anche al nostro interno. Molti tra le nostre donne ed i nostri uomini, o i loro familiari, sono stati colpiti da questo virus. Ed allora questo è il momento di prestare particolare cura anche al collega con il quale condividiamo l'ufficio o il turno di servizio. Questa situazione mai vissuta prima deve costituire dunque l'occasione per rinsaldare il nostro spirito di corpo, abitualmente distratto in un tempo che pretende tutto e subito". "Ecco dunque cosa celebriamo oggi - conclude il capo della Polizia - La certezza di essere parte di una comunità che ci lega tutti".
Il messaggio del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese
"Rappresentate un presidio a garanzia di tutti e della libertà di ciascuno. Il tempo che stiamo vivendo è un tempo di grandi ansie, ma l'incondizionata fiducia che i cittadini, le istituzioni, il Paese ripongono nella vostra azione è motivo di grande speranza per il futuro", scrive il ministro dell'Interno.
"Questa importante ricorrenza - premette Lamorgese - cade oggi in una fase delicata per l'intero Paese, chiamato ad affrontare, per via della situazione emergenziale che si è determinata, una delle prove più difficili della sua storia recente. Ci troviamo tutti di fronte ad una sfida complessa che rende necessario uno straordinario sforzo comune, innanzitutto a salvaguardia del bene primario della salute. E voi, uomini e donne della Polizia di Stato, sin da subito avete messo in campo, con la generosità che vi contraddistingue, ogni capacità organizzativa e tutte le professionalità cui disponete. È un impegno generoso il vostro, profuso a volte fino al sacrificio della vita: il mio pensiero commosso va agli appartenenti alla Polizia di Stato e alle altre forze di polizia che stanno combattendo contro la malattia e a coloro che, purtroppo, non ce l'hanno fatta e ci hanno lasciato nell'adempimento responsabile del loro dovere".
"L'attività instancabile e preziosa delle donne e degli uomini della Polizia di Stato - ricorda Lamorgese - ha reso possibile raggiungere risultati straordinari sul piano della prevenzione e del contrasto delle diverse forme di criminalità: brillanti operazioni di polizia ci hanno consentito di assicurare alla giustizia latitanti pericolosi o di rilevo. È stata inoltre effettuata una sempre più penetrante opera di disarticolazione dei patrimoni mafiosi. In presenza di una minaccia terroristica sempre incombente e che impone di non abbassare la guardia, la capillare azione di prevenzione, rafforzata da una eccellente cooperazione a livello internazionale e dalla preziosa collaborazione con gli apparati di intelligence, ha permesso di intercettare ogni possibile segnale di rischio". E ancora: "la sperimentata capacità di gestione dei dispositivi di ordine pubblico in occasione dello svolgimento di manifestazioni ed eventi, ha garantito, con equilibrio e professionalità, la più elevata cornice di sicurezza per i cittadini. Grande merito va riconosciuto alle componenti delle 'Specialità' che, nei diversi ambiti di intervento, hanno raggiunto i massimi livelli di innovazione, professionalità e competenza. Fortemente apprezzati l'impegno e la professionalità con i quali quotidianamente affrontate forme di delinquenza comune che destano forte allarme sociale incidendo sulla stessa percezione di sicurezza e sulla vivibilità delle nostre città. Siete al servizio dei cittadini nella lotta contro quelle odiose forme di criminalità di cui sono vittime i soggetti più deboli e indifesi. Grazie per essere al fianco delle donne che subiscono violenza e che non devono sentirsi sole perché la risposta dello Stato su questo fronte sarà sempre più intransigente". "Nei confronti della Polizia di Stato - conclude il ministro dell'Interno - il Paese esprime un sempre più diffuso sentimento di gratitudine proprio in ragione di quella riconosciuta capacità di coniugare professionalità, responsabilità e attenzione ai bisogni di chi è in difficoltà, che è poi il vostro motto 'Esserci sempre'. Qualità fondamentali, viepiù in un momento storico come quello che stiamo attraversando, ma ancor più preziose in prospettiva, quando lo sforzo di tutti, e in primis delle istituzioni, sarà rivolto alla ripresa della vita sociale ed economica".
"Nell'esprimere a tutti gli operatori della polizia di Stato il ringraziamento dell'intero paese per la preziosa opera svolta - con generosità e abnegazione - in questo difficile frangente, desidero in particolare indirizzare un augurio di pronto ristabilimento a coloro che hanno contratto il virus e al loro familiari". "Allo stesso modo - prosegue il Capo dello Stato - rivolgo il mio ringraziamento a quanti mantengono alta l'attenzione per garantire la sicurezza delle comunità rispetto alle minacce criminali che, nell'attuale fase di fragilità economica e sociale, potrebbero ostacolare le prospettive di ripresa del paese. Vanno contrastati con il massimo rigore gli odiosi fenomeni dell'usura, delle truffe agli anziani e ai soggetti più deboli, dell'accaparramento di risorse, dello sfruttamento del lavoro, così come, su più ampia scala, gli illeciti interessi della criminalità organizzata che attentano alla libertà d'impresa e alla legalità delle attività
economiche".
"In un mondo sempre più interconnesso, la dimensione globale delle minacce è ben nota alla polizia di stato, impegnata a contrastare la complessità di fenomeni e organizzazioni criminali transnazionali. Terrorismo, mafie, crimini cibernetici, traffici di esseri umani, droghe e armi, riciclaggio di proventi illeciti sono nemici contro i quali sono in atto proficue forme di collaborazione interna e internazionale, anche con l'uso di avanzate metodologie d'indagine. L'impegno costante contro ogni forma di criminalità si integra con il compito di garantire la dimensione sociale della sicurezza, condizione necessaria per la serenità della convivenza e la qualità delle relazioni fra gli individui, nonché fra essi e le istituzioni democratiche. la difesa dei diritti e delle libertà delle persone si rafforza nel dialogo con le espressioni rappresentative delle comunità e nella costante integrazione fra gli apparati dello stato e le polizie locali, secondo consolidati indirizzi di coordinamento. Nel commosso ricordo di quanti hanno sacrificato la loro vita nell'assolvimento del dovere, rinnovo a tutti gli appartenenti alla polizia di Stato e al loro cari che ne condividono l'impegno e le preoccupazioni i miei sentimenti di vicinanza e riconoscenza" conclude Mattarella.
Franco Gabrielli
Franco Gabrielli, capo della Polizia, scrive in un editoriale redatto in occasione per il 168esimo anniversario del Corpo: "Nelle piazze delle nostre città, tra i nostri concittadini che sono la ragione stessa della nostra presenza, imponga un momento di riflessione sul ruolo che oggi siamo chiamati a interpretare. Perché oggi più che mai dobbiamo essere un punto di riferimento per le nostre comunità. Rigorosi nel far rispettare le leggi, dobbiamo però essere primariamente interpreti del disagio e dello smarrimento che stanno attraversando i nostri cittadini, per essere al loro fianco".
"Questa pandemia - ricorda Gabrielli - non ha diffuso solo un virus insidioso ma anche un senso di disorientamento". "Ho visto sui social network più di un filmato in cui dai balconi e dalle finestre delle abitazioni si applaude e si saluta al passaggio di una volante, consapevoli che quando tutti stanno a casa noi siamo per le strade, a rischio della nostra stessa incolumità. Questo è il nostro dna, la nostra natura più profonda: l'attività di soccorso e assistenza alla nostra popolazione. Lo dice il nostro stesso simbolo araldico. Il motivo delle due fiaccole fiammeggianti che si incrociano. Ma questa opera di vicinanza e assistenza questa volta deve essere rivolta anche al nostro interno. Molti tra le nostre donne ed i nostri uomini, o i loro familiari, sono stati colpiti da questo virus. Ed allora questo è il momento di prestare particolare cura anche al collega con il quale condividiamo l'ufficio o il turno di servizio. Questa situazione mai vissuta prima deve costituire dunque l'occasione per rinsaldare il nostro spirito di corpo, abitualmente distratto in un tempo che pretende tutto e subito". "Ecco dunque cosa celebriamo oggi - conclude il capo della Polizia - La certezza di essere parte di una comunità che ci lega tutti".
Il messaggio del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese
"Rappresentate un presidio a garanzia di tutti e della libertà di ciascuno. Il tempo che stiamo vivendo è un tempo di grandi ansie, ma l'incondizionata fiducia che i cittadini, le istituzioni, il Paese ripongono nella vostra azione è motivo di grande speranza per il futuro", scrive il ministro dell'Interno.
"Questa importante ricorrenza - premette Lamorgese - cade oggi in una fase delicata per l'intero Paese, chiamato ad affrontare, per via della situazione emergenziale che si è determinata, una delle prove più difficili della sua storia recente. Ci troviamo tutti di fronte ad una sfida complessa che rende necessario uno straordinario sforzo comune, innanzitutto a salvaguardia del bene primario della salute. E voi, uomini e donne della Polizia di Stato, sin da subito avete messo in campo, con la generosità che vi contraddistingue, ogni capacità organizzativa e tutte le professionalità cui disponete. È un impegno generoso il vostro, profuso a volte fino al sacrificio della vita: il mio pensiero commosso va agli appartenenti alla Polizia di Stato e alle altre forze di polizia che stanno combattendo contro la malattia e a coloro che, purtroppo, non ce l'hanno fatta e ci hanno lasciato nell'adempimento responsabile del loro dovere".
"L'attività instancabile e preziosa delle donne e degli uomini della Polizia di Stato - ricorda Lamorgese - ha reso possibile raggiungere risultati straordinari sul piano della prevenzione e del contrasto delle diverse forme di criminalità: brillanti operazioni di polizia ci hanno consentito di assicurare alla giustizia latitanti pericolosi o di rilevo. È stata inoltre effettuata una sempre più penetrante opera di disarticolazione dei patrimoni mafiosi. In presenza di una minaccia terroristica sempre incombente e che impone di non abbassare la guardia, la capillare azione di prevenzione, rafforzata da una eccellente cooperazione a livello internazionale e dalla preziosa collaborazione con gli apparati di intelligence, ha permesso di intercettare ogni possibile segnale di rischio". E ancora: "la sperimentata capacità di gestione dei dispositivi di ordine pubblico in occasione dello svolgimento di manifestazioni ed eventi, ha garantito, con equilibrio e professionalità, la più elevata cornice di sicurezza per i cittadini. Grande merito va riconosciuto alle componenti delle 'Specialità' che, nei diversi ambiti di intervento, hanno raggiunto i massimi livelli di innovazione, professionalità e competenza. Fortemente apprezzati l'impegno e la professionalità con i quali quotidianamente affrontate forme di delinquenza comune che destano forte allarme sociale incidendo sulla stessa percezione di sicurezza e sulla vivibilità delle nostre città. Siete al servizio dei cittadini nella lotta contro quelle odiose forme di criminalità di cui sono vittime i soggetti più deboli e indifesi. Grazie per essere al fianco delle donne che subiscono violenza e che non devono sentirsi sole perché la risposta dello Stato su questo fronte sarà sempre più intransigente". "Nei confronti della Polizia di Stato - conclude il ministro dell'Interno - il Paese esprime un sempre più diffuso sentimento di gratitudine proprio in ragione di quella riconosciuta capacità di coniugare professionalità, responsabilità e attenzione ai bisogni di chi è in difficoltà, che è poi il vostro motto 'Esserci sempre'. Qualità fondamentali, viepiù in un momento storico come quello che stiamo attraversando, ma ancor più preziose in prospettiva, quando lo sforzo di tutti, e in primis delle istituzioni, sarà rivolto alla ripresa della vita sociale ed economica".